E’ stata Augusta ad aggiudicarsi il derby contro Catania nella seconda giornata della Serie A2 di futsal. 5 a 2 il risultato finale in favore degli augustani che non hanno avuto particolari problemi con un Catania ancora alle prese con le assenze dovute a problemi burocratici.

La squadra di Robson ha provato a resistere alla forza dell’Augusta, ma ha pagato un primo tempo in cui è mancata la concentrazione. La prima frazione, infatti, si è conclusa 4 a 1 per i padroni di casa, spinti da un super Jorginho autore di una tripletta.

Nella seconda frazione Augusta ha controllato, mentre Catania ha tentato l’impresa. Inutile, ma degno di nota il primo gol in maglia rossazzurra per il portoghese Da Costa, all’esordio stagionale.

“Un po’ di rabbia c’è – ha detto a fine gara il portiere del Catania Marcio Dalcin – ma rimane la fiducia e penso che avremmo meritato un po’ di più di questo risultato”.

La Meta C5, invece, continua la sua serie positiva dopo la vittoria contro Salinis, ma stavolta, nell’esordio stagionale al Polivalente di San Giovanni la Punta si deve accontentare di un pari ( 2 a 2 )in rimonta contro Matera.  Un risultato, comunque, positivo, se è vero che i lucani al sette dalla fine erano in vantaggio per 2 a 0.

Altro derby, altra vittoria per il Maritime Futsal Augusta che espugna Melilli ( 3 a 6 )al termine di una gara combattuta ed emozionante. Il primo tempo si chiude in vantaggio per i padroni di casa che si portano sul 2 a 0 con Bonventre e Rizzo, la squadra di Chillemi accorcia con Eric (2-1). Nella ripresa Rizzo segna il 3-1. E’ il gol che dà la scossa ai biancoblù che ribaltano con autorità il risultato, grazie alla doppietta di Xuxa Zanchetta ed  ai gol di Eric e Spampinato. Nel bilancio del Maritime vanno inclusi anche i quattro legni timbrati.

“Abbiamo affrontato una squadra ben messa in campo e con giocatori motivati – ha detto Rino Chillemi, allenatore del Maritime – Siamo riusciti a fare nostra la gara con grande determinazione e ribaltando un parziale (3-1) che non meritavamo assolutamente per quanto fatto sino a quel momento in campo.”