Un cagnolino nero trovato impiccato in un ponte sul fiume Simeto. E’ successo in contrada Pietralunga, a pochi chilometri ad ovest dell’abitato di Paternò.
La fotografia del povero animale, circolata sui social network, lo ritrae appeso ad una corda. Un fatto che ha scosso in molti. Il ritrovamento una volta comunicato dalla Polizia Municipale, è stato poi confermato dallo stesso Comandante che ha inviato nel luogo una pattuglia. Lo stesso ha riferito della ferma volonta messa in atto per uccidere il cagnolino dell’età presunta di cinque mesi. Un fatto intenzionale, dunque.
Un appello alla collaborazione viene ora rivolto dall’ENPA di Catania. “Chi è a conoscenza di elementi che in qualche maniera possono essere utili alle indagini – ha riferito Cataldo Paradiso, presidente provinciale ENPA di Catania – deve rivolgersi alle autorità di polizia. Quanto accaduto – ha riferito il responsabile della Protezione Animali – rappresenta un fatto molto grave che non può restare impunito”.
Purtroppo fatti di crudeltà come quello ora denunciato a Paternò, sono ancora abbastanza diffusi nel nostro paese. Di recente, ad esempio, una intera cucciolata di gattini è stata lanciata in un fiume di Nocera Inferiore. La legge, con i reati di maltrattamento e di uccisione di animali, disciplinati dagli articoli 544/bis e 544/ter del Codice Penale, punisce queste condotte. Da più parti, però, è stata avanzata la richiesta di inasprire le sanzioni.
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