Servizi di trasporto dell’Ast affidati dall’oggi al domani ai privati non sono coperti e centinaia di persone, tra cui molti studenti, sono rimaste alle fermate per poi tornare a casa. Collegamenti, oggi, sono saltati o hanno subito ritardi tra l’altro a Marineo, Palazzo Adriano, Prizzi, Corleone, Chiusa Sclafani, Nicolosi. Centinaia di ragazzi che attendevano il bus per andare a Palermo e recarsi a scuola sono dovuti rientrare a casa o sono arrivati in ritardo.

I disagi

Negli ultimi giorni il dipartimento regionale ai Trasporti aveva firmato i decreti per assegnare alle ditte di trasporto private una trentina di tratte e agli autisti dell’Ast era stato comunicato di non svolgere più il servizio. Ma evidentemente le ditte private cui è stato affidato il servizio per un mese non erano pronte e non avevano i bus sufficienti.

Sul profilo Fb “I disservizi dell’Ast” un utente scrive: “La gente è in attesa da prima delle 7 a Nicolosi per il bus di Catania, arrivano due bus Ast e gli autisti vanno al bar dicendo “bus per Catania non c’è n’è” (perché i bus che erano arrivati dovevano servire solo per il servizio scolastico). Se non fosse stato per l’interessamento dell’ autista, che ha coperto la corsa Nicolosi Catania nonostante avesse ricevuto ordine di stazionare a Nicolosi in attesa del servizio scolastico, la gente sarebbe rimasta qui”.

La Regione

Era stata trovata nei giorni scorsi una soluzione per sopperire temporaneamente alle corse degli autobus extraurbani che l’Azienda Siciliana Trasporti (Ast) non è attualmente in grado di effettuare. A partire dal  16 settembre, l’assessorato alle Infrastrutture, tramite un “atto impositivo”, ha ordinato alle altre società concessionarie del servizio di trasporto pubblico di coprire i collegamenti che Ast comunicherà di non poter garantire nelle prossime settimane.

Vertice in Regione

La soluzione era stata definita durante un vertice tenutosi a Palazzo d’Orleans, convocato e presieduto dal presidente della Regione, Renato Schifani. All’incontro hanno partecipato gli assessori regionali alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Aricò, e all’Economia, Alessandro Dagnino, il dipartimento delle Infrastrutture, il presidente di Ast Alessandro Vergara e il direttore generale Mario Parlavecchio, insieme al capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano.

“Abbiamo trovato una soluzione temporanea – ha dichiarato il governatore Schifani – per permettere agli studenti siciliani di molti comuni di raggiungere puntualmente le loro scuole e seguire regolarmente le lezioni. In questo modo rispondiamo rapidamente alle richieste di diversi sindaci, alleviando i disagi che si sono verificati all’inizio di questo anno scolastico”. L’assessore Aricò ha aggiunto: “Stiamo attivando tutti gli strumenti previsti dalla legge per coinvolgere gli altri concessionari del servizio di trasporto su pullman, assicurando così la continuità dei collegamenti grazie alla loro collaborazione”.

Preoccupazione per il servizio AST nell’area di Catania

In merito alla questione e al ruolo dell’AST nell’area metropolitana di Catania e Calatina, era intervenuto Giovanni Lo Schiavo, Responsabile dell’Unione Provinciale Cisal Catania, che ha espresso forte preoccupazione e timori sulla capacità dell’Azienda Siciliana Trasporti a poter garantire un servizio adeguato di trasporto pubblico extraurbano su gomma per studenti e pendolari nel comprensorio Catanese.

Criticità del Servizio AST: corse sospese e problemi tecnici

“Basta guardare il sito della Società – Avviso all’ Utenza – ‘variazione corse bacino di Catania’, per rendersi conto di quante sono il numero di corse che giornalmente non vengono effettuate per motivi tecnici, quali guasti agli autobus dovuti a problemi sia meccanici sia elettrici che di carrozzeria”.

Proposta di soluzione: migliore gestione dei bus

Per ovviare al problema, secondo Lo Schiavo, “la pertinente conoscenza e la dovuta programmazione degli ATB, possono fare la differenza, evitando costosi tempi di inattività e favorendo un utilizzo migliore delle risorse”. Quello che emerge, però, è soprattutto l’incapacità dimostrata nella gestione della Sede Periferica di Catania dell’Azienda Siciliana Trasporti, la quale non è stata in grado di riparare i mezzi di proprietà della Società prima dell’inizio dell’anno scolastico. Il tutto a causa di una mancata programmazione.

Riduzione dell’orario di lavoro degli operatori di manutenzione

“Una volta ridotto l’orario di lavoro degli operatori di manutenzione per scelte sbagliate e inopportune della precedente Governace e Direzione Generale – continua Lo Schiavo – anziché aumentarlo per consentire di potere effettuare tutti gli interventi necessari per riparare i mezzi fermi e poter, quindi, garantire il regolare svolgimento del programma di esercizio contrattuale, nonostante la Società abbia la potenziale disponibilità dei mezzi necessari al fabbisogno, il Socio unico è stato costretto ad affidare parte del servizio ad altre aziende, con consequenziali danni economici e di immagine all’Azienda per mera conclamata inettitudine”.

Manifestazione di interesse per il noleggio di autobus

Inoltre, proprio nei giorni scorsi, la Società ha pubblicato una manifestazione di interesse per la disponibilità al noleggio di mezzi per lo svolgimento del servizio di trasporto pubblico locale delle linee di Ast Spa. “Il costo del noleggio complessivo – spiega il Responsabile dell’Unione Provinciale Cisal Catania – verosimilmente si aggira attorno ai 560.000 euro. Sarebbe costato meno e più dignitoso per l’Azienda Siciliana Trasporti fare lavorare gli operai in full time per riparare i mezzi, anziché avergli ridotto l’orario di lavoro”. Alla fine dei conti, “responsabilmente il Presidente della Regione Renato Schifani – conclude Lo Schiavo – al fine di evitare ulteriori spiacevoli conseguenze a discapito della utenza pendolare e scolastica, si è dovuto fare carico della situazione”.

I sindacati “rimettere tutto a posto a novembre

“Entro novembre la Regione approvi il piano di risanamento e ricapitalizzi la società ottemperando alla legge ‘salva Ast’, intanto la dirigenza ha condiviso l’esigenza di rimettere con urgenza all’interno del perimetro dell’Azienda, le tratte che frettolosamente la politica regionale ha assegnato ai privati” chiedono Giuseppe Ferrito segretario Filt Cgil, Davide Traina segretario Fit Cisl, Katia Di Cristina segretario generale di Uil trasporti e Giuseppe Scannella segretario Ugl autoferro, dopo l’incontro con il nuovo presidente dell’Ast Alessandro Virgara, alla presenza anche del direttore generale Mario Parlavecchio.

“Il neo presidente Virgara e il direttore generale Parlavecchio si sono impegnati a velocizzare tutte le procedure necessarie a ripristinare lo svolgimento ordinario dei servizi ed a presentare entro il 30 novembre il piano di risanamento chiesto dalla proprietà, la Regione siciliana, che è nei fatti l’atto propedeutico a ricapitalizzare la società, ottemperando alle indicazioni della legge ‘salva Ast’ ”. I sindacati concludono, “buona la prima, è stato un incontro all’insegna della condivisione, con l’auspicio che il percorso di condivisione messo in campo prosegua proficuamente e non sia ostacolato da ‘interferenze esterne’ ”.

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