Sarà il popolo 5 stelle, quello della piattaforma on line Rousseau, a decidere se dare o meno l’autorizzazione al Tribunale dei Ministri di Catania di indagare su Matteo Salvini per il Caso Diciotti. O quantomeno a dare indicazioni ai Portavoce 5 stelle ovvero deputai e senatori, su come votare in giunta per le autorizzazioni a procedere.

Una autorizzazione che, però, potrebbe estendersi da un giorno all’altro da Salvini all’intero governo chiamando in causa fra gli indagati anche il Premier Conte, il Vice Premier Di Maio, il Ministro Toninelli e insomma anche i pentastellati.

Sono, infatti, arrivati a Catania gli atti trasmessi da Palazzo Madama su richiesta della giunta per le autorizzazioni a procedere. Si tratta degli allegati alla memoria del Vice Premier Salvini nei quali il Premier Conte ed il Vice Premier Di Maio chiariscono che la scelta fu collegiale e sul caso Diciotti Salvini applicava le linee guida stabilite dell’intero governo. Dalla Procura di Catania nessun commento ma l’apertura di un fascicolo sull’intero governo per la medesima ipotesi di reato appare un atto dovuto e inevitabile. Per questo i 5 stelle chiamati al voto non dovranno esprimersi solo su Salvini ma probabilmente anche se mandare a processo Di Maio e compagni.

Il quesito, però, non chiarisce questo aspetto e probabilmente non è chiaro neanche su tutti gli altri aspetti. Domani, lunedì 18 febbraio, fra le 10 e le 19 gli utenti registrati e verificati della piattaforma Rousseau potranno votare su un quesito scritto come si scriverebbe quello di un referendum. Chi vorrà dire no all’autorizzazione dovrà votare sì e viceversa. Il blog 5 stele precisa che il voto è su un caso diverso dai voti sull’immunità chiesti in passato. Non si tratta di dare l’immunità ma di esprimersi su una cosa mai avvenuta prima perché mai la magistratura aveva in passato chiesto di indagare su un ministro che aveva agito nell’esercizio delle sue funzioni.

Domani sera si capirà come il popolo 5 stelle avrà digerito questa vicenda

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