Anche Confcommercio interviene sul caso dell’ex assessore Giuseppe Girlando sul quale è pendente una richiesta di rinvio a giudizio che verrà discussa il prossimo 3 febbraio.

L’associazione commercianti di Catania, ricordando che la Simei, parte lesa nel procedimento giudiziario, è un’associata AsCom rimarca che la vicenda ha “una triste rilevanza etica e politica”.

In una nota firmata da Giovanni Saguto, presidente dell’associazione Commercianti Catania, e Francesco Sorbello,  vice direttore provinciale Confcommercio, si ripercorre la questione specificando che “la Simei avrebbe dovuto ottenere quanto legittimamente le spettava e non, eventualmente, ostacolata, specie perché rischiava il fallimento e ad essa erano legati ben 70 lavoratori”.

L’associazione commercianti ipotizza che “per aiutare la Simei” sarebbe bastata “un’anticipazione pari al 10/15% dell’importo della transazione ed in acconto ad essa, visto che il debito era certo e che la transazione era stata autorizzata dalla Giunta, si sarebbe evitato il fallimento”.

Saguto e Sorbello ricordano quindi che “l’amministrazione Bianco, il 4 dicembre 2015 annunciava l’accordo con la ditta Gemma per provvedere ad una efficace manutenzione dell’illuminazione pubblica: in quell’occasione Confcommercio ribadì che le disfunzioni erano dovute al mancato pagamento delle spettanze predette alla ATI e, quindi, alla SIMEI. Non c’era bisogno di alcun nuovo accordo ma di pagare i debiti!