Pur rimanendo critiche sono in lieve miglioramento le condizioni cliniche generali della donna di 36 anni ricoverata, presso l’Uoc di Malattie Infettive dell’Ospedale “Gravina” di Caltagirone, per una meningite da meningococco C.

Lo fa sapere l’Asp di Catania sottolineando anche che  la paziente continua ad essere in condizioni di isolamento e risponde bene al trattamento antibiotico.

Intanto è stata completata la profilassi dei contatti stretti della paziente attraverso la  somministrazione di rifampicina o ceftriaxone o ciprofloxacina.

Nella nota si specifica che la vaccinazione rimane, in ogni caso, la strategia migliore per prevenire i rischi di simili e altre malattie.

“Stiamo rispondendo alle richieste della popolazione – afferma Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Asp di Catania -. Ricordiamo che la vaccinazione è uno strumento importantissimo da utilizzare durante tutto il corso della propria vita in maniera programmata, affidandosi alle campagne di prevenzione nazionali, regionali e aziendali; ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta, professionisti esperti nel consigliare la migliore strada per una ottima salute”.

Giammanco chiarisce anche che le vaccinazioni, come nel caso specifico o come per il tetano, la parotite, il morbillo, la pertosse, la rosolia… “non sono una meta da “inseguire” secondo l’onda mediatica del momento, ma una opportunità di civiltà. Nel periodo invernale il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale, nelle categorie a rischio, riduce in maniera certa là probabilità di complicanze successive un’infezione virale”.

A Caltagirone, presso l’UO di Igiene pubblica, è aperto dalla mattina di oggi, anche un secondo ambulatorio di vaccinazione, per venire incontro alla richiesta dell’utenza e si stanno valutando, tuttavia, ulteriori aperture.

La somministrazione del vaccino tetravalente è gratuita per la fascia d’età compresa fra 1 e 31 anni (non compiuti).

Dall’Asp di Catania inoltre fanno sapere che “la situazione è sotto controllo. Sono ingiustificati gli allarmi che stanno correndo, in particolare, sui social network. Abbiamo incontrato genitori e insegnanti per fornire le corrette e opportune informazioni sulla profilassi, ma anche per rivolgere loro l’invito a vaccinare i loro figli”.

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