Rinviare a domani la valutazione, prevista per oggi pomeriggio, del Comitato di presidenza del Csm sul procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, al centro del dibattito politico e mediatico per le sue affermazioni sul ruolo delle ong nell’arrivo dei migranti in Italia. L’ipotesi è emersa nel corso del Plenum, sollevata dal vicepresidente, Giovanni Legnini, per una questione di “fair play”.

Legnini ha spiegato che “sottoporrò al Comitato di presidenza stesso l’opportunità di trattare la questione nella seduta di domani, per la coincidenza dell’audizione del procuratore Zuccaro in Senato”, “aspettare qualche ora non farebbe male”.

Il Comitato di presidenza dovrà decidere se aprire una pratica sulla vicenda. L’unica istanza presentata è quella a tutela del procuratore Zuccaro da parte del consigliere Zanettin.

Rinviando la valutazione del Comitato di presidenza del Csm a domani ci sarebbe spazio per un dibattito in Plenum, richiesto da diversi consiglieri.

Il primo è stato il togato Piergiorgio Morosini, ritenendo che “se qualcuno ha delle considerazioni da fare è questo il luogo”. A seguire anche i consiglieri Antonello Ardituro e Renato Balduzzi. “Il Csm non deve mettere il silenziatore” ha detto il togato Claudio Galoppi.

A tale proposito, Legnini, valutando inopportuno, per non scavalcare le prerogative dell’organo di vertice del Csm e delle Commissioni, che il dibattito entri nel merito della questione, ha replicato: “Io sono un anti silenziatore, perciò ho detto ‘ne parleremo’ nelle sedi opportune. Ma la questione è: il plenum si può occupare del merito di questa vicenda? No, perché istaureremmo una prassi sovvertitrice del regolamento interno. Terremo conto delle esigenze sollevate. Ma evitiamo di fare riferimento ad approfondimenti che solo gli organi competenti possono fare”.

“Il Csm non si faccia influenzare dalla politica” ha detto la laica di sinistra Paola Balducci. Contro il rinvio, il laico di centrodestra Antonio Leone: “Quello che potrà dire il procuratore di Catania a una commissione non credo che possa rilevare ai fini di rinviare a domani la decisione del comitato di presidenza. Non vedo perché bisogna aspettare l’audizione in Senato per decidere. Avete giù il materiale per decidere”

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