E’ in programma oggi pomeriggio a Catania la marcia promossa da varie associazioni, movimenti e da formazioni politiche contro le mafie. Il corteo si snoderà lungo via Etnea ed è stato organizzato dopo le indiscrezioni trapelate in seguito al dossier della commissione regionale antimafia su presunte ‘parentele pericolose’ nel Consiglio comunale.
Se gli ha promosso la manifestazione rivendica il diritto alla trasparenza nelle istituzioni, da Palazzo degli Elefanti si assiste ad una levata di scudi a difesa del senato della città.
Ieri i capigruppo consiliari hanno diramato una nota congiunta in cui si ribadisce l’operato del Consiglio.
“A differenza di chi giornalmente emana proclami e manda comunicati stampa – si legge – questo consiglio comunale ha votato ed emanato diversi atti concreti a testimonianza dell’impegno profuso in questi due anni e mezzo di mandato elettorale, volti a diffondere la cultura della legalità e della trasparenza”.
Scrivono ancora i capigruppo: “Il consiglio comunale è stato accusato di rappresentare una zona d’ombra da persone che hanno da sempre avuto rapporti politici con i consiglieri oggi citati. Si tratta infatti di una relazione redatta, in modo assai discutibile e senza alcun pronunciamento della Magistratura, da deputati regionali, anche catanesi, contro dei consiglieri comunali”.
Nella lettera si sottolinea la “grande fiducia nella Prefettura, nella Magistratura e nella Commissione Nazionale Anti-mafia” e si risponde a chi manifesta con severità.
“Non vorremmo pensare male e credere che, chi sta dietro a queste manifestazioni e iniziative lo faccia solo perchè non ha avuto il consenso politico per essere stato eletto in consiglio comunale, oppure a fini propagandistici e elettorali”, scrivono i consiglieri, i quali ritengono che “la reputazione di decine migliaia di persone perbene che vivono e lavorano con onestà a Catania, nell’interesse del territorio, ognuno con le proprie capacità e competenze, non può essere infangata in questo modo”.
In un passaggio del comunicato si fa riferimento – anche se non vengono citati – ai 5Stelle che nelle scorse settimane hanno sollevato dubbi sulle presenze nelle commissioni consiliari.
“Si tratta di accuse inesistenti – scrivono – soprattutto considerato che i gettoni retribuiti non vengono assegnati in base ai minuti ma alla presenze. Qualcuno evidentemente, non eletto in consiglio comunale, non conosce i regolamenti. Auguriamo loro di essere eletti con noi nelle prossime consiliature”.
La missiva si conclude quasi con una sfida: “Per chiunque di noi è semplice gridare la frase “Fuori le Mafie dal Comune e dalle Istituzioni”. Molto più utile è praticare quella frase e renderla efficace. Noi ci stiamo provando”.
Oggi pomeriggio Città Insieme, Catania Bene Comune, M5S, Sel, Officine Siciliane e altri movimenti sfileranno in centro storico, un atto che rappresenta la prima vera manifestazione unitaria per chiedere le dimissioni del sindaco e lo scioglimento del Consiglio comunale.
Intanto, in un documento sottoscritto da oltre 50 dirigenti del PD, segretari dei Circoli, componenti dell’esecutivo e della direzione provinciale, consiglieri di quartiere si chiede “immediata convocazione della direzione o dell’assemblea, ricognizione dello stato di salute dei Circoli e effettivo coinvolgimento della base nella scelta delle candidature alle prossime tornate elettorali”.
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