Doveva essere la stagione della svolta o, almeno, quella in cui tutto sarebbe dovuto tornare alla normalità, a cominciare dalla classifica.

E invece anche la prossima, la stagione del ritorno di Pietro Lo Monaco al Catania, comincia a prospettarsi difficoltosa come una montagna da scalare.

E’ arrivato, infatti, il deferimento della società rossazzurra al Tribunale Federale per “non aver corrisposto – si legge nel comunicato federale – le ritenute Irpef e i contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di gennaio e febbraio 2016 e comunque per non aver documentato alla Co.Vi.So.C., entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps sopra indicati”.

Tra i deferimenti anche quelli dell’ex amministratore unico del Catania, Nicolò Micena, e l’ex direttore generale Pippo Bonanno.

Un provvedimento che porterà, come già anticipato da Pietro Lo Monaco, ad un punto di penalizzazione nella prossima classifica di Lega Pro.

Finisse qui, sarebbe tutto facilmente digeribile. Il problema è che di punti di penalizzazione ne potrebbero arrivare altri 6 per l’affare Castro. La richiesta della Fifa è già esecutiva, ma esiste un’ancora di salvezza prospettata da Lo Monaco durante la presentazione del nuovo sponsor.

Il Catania, infatti, secondo l’ad ha già trovato l’accordo con il Racing per risolvere la questione e cancellare la penalizzazione. Se ciò non dovesse avvenire, Lo Monaco ha già annunciato che il Catania ricorrerà al Tas.

Dopo gli 11 della passata stagione, 7 punti di penalizzazione nella prossima rappresenterebbero un’altra zavorra difficile da superare. Il Catania, purtroppo, continua a pagare il prezzo della gestione disastrosa degli ultimi anni.

Nel frattempo sono stati ufficializzati gli addii di Garufo e Pelagatti che hanno rescisso il contratto con la società rossazzurra.