Diciassette strutture completamente abusive, sprovviste delle necessarie autorizzazioni rilasciate dal Comune e non in regola con gli obblighi tributari sono state scoperte da militari della guardia di finanza nel’ambito di un articolato servizio volto alla repressione dell’abusivismo nel settore turistico-alberghiero.
Nei giorni scorsi la guardia di finanza ha effettuato un piano di controlli nei confronti di strutture ricettive che operanti nel capoluogo etneo tra bed & breakfast, affittacamere e case vacanza).
I controlli sono scaturiti da un’analisi del particolare settore imprenditoriale che, negli ultimi anni, ha registrato una crescita esponenziale di strutture alloggiative di vario genere, spesso pubblicizzate anche su siti internet che operano mediante prenotazioni on line.
Sono stati constatati redditi non dichiarati al Fisco per oltre 200 mila euro relativi a presenze di clienti non contabilizzate in tutto o in parte.
Nella quasi totalità dei casi, inoltre, i titolari delle strutture non avevano adempiuto agli obblighi di comunicazione al Comune ai fini dell’imposta di soggiorno.
Ammontano a circa 4,000 le presenze rilevate presso le strutture ispezionate e segnalate al Comune di Catania ai fini del recupero dell’imposta di soggiorno nei confronti dei responsabili delle attività ricettive.
Denunciati 16 titolari di attività per aver omesso di comunicare alla Questura i nominativi dei clienti alloggiati presso la propria struttura, ovvero per aver effettuato dichiarazioni mendaci circa il numero di posti letto autorizzati.
br
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