Una vittoria potrebbe non bastare. Il Catania è a un passo dai play out e, senza giri di parole, dal baratro. Si perchè difficilmente la squadra vista in campo a Pagani potrebbe riuscire a salvarsi contro avversari vogliosi che lottano su ogni pallone e, come nel caso di Martina e Ischia, preparano i play out già da qualche settimana.

Il Catania, invece, è una squadra apatica, che sembra quasi rassegnata al proprio destino. Lo 0 a 0 contro la Paganese ha fatto male, per diversi aspetti: in primis per la classifica, se è vero che Catanzaro e Monopoli hanno vinto relegando i rossazzurri al quattordicesimo posto in classifica.

Una vittoria, dunque, contro l’Andria potrebbe non bastare per centrare la salvezza: il Catanzaro non dovrebbe avere problemi a battere in casa il Melfi, così come il Monopoli che sfiderà in trasferta un Matera già in vacanza. C’è poco spazio per la fantasia: i Catania, a meno di risultati clamorosi, sarà costretto a giocare i play out contro una tra Martina e Ischia. Formazioni alla portata dei rossazzurri, non c’è dubbio, ma gli spareggi nascondono sempre numerosi rischi, soprattutto in un momento così complicato e pieno di incertezze.

Tecniche prima di tutto: Moriero non è riuscito a trasferire la sua voglia e la sua cattiveria ai giocatori. I buoni propositi della presentazione non si sono trasformati in gol, vittorie e, di conseguenza, punti. I numeri bocciano l’allenatore che in trasferta è riuscito a conquistare appena un punto, proprio a Pagani. Un punto amaro perchè sabato scorso il Catania doveva vincere a tutti i costi.

Così non è stato e il Catania per il terzo anno consecutivo si appresta a vivere un finale di stagione da crepacuore. Evidentemente il rinnovato accesso societario non è bastato a riportare a Torre del Grifo la serenità necessaria a conquistare i punti salvezza. Il Catania può salvarsi ai play out, ma deve giocare da Catania. Non c’è altra ricetta.

Poi si penserà al futuro e alla cessione della società: obiettivo del nuovo presidente Davide Franco. Una malaugurata retrocessione in Serie D potrebbe cambiare completamente gli scenari, facendo scemare ancor di più lo scarso interesse registrato per l’acquisto della società, anche scorporando il titolo sportivo dal centro sportivo di Torre del Grifo. Anche questo è un capitolo complicato: la nomina del nuovo cda e del presidente Franco ha fatto capire che Finaria non ha più nessuna intenzione di mantenere la proprietà del Catania.

La cessione rimane l’unica strada per salvare il salvabile, ma chiunque si sia avvicinato al Catania sembra sparito nel nulla. Da Villar a Vergara, passando per la cordata svizzera coordinata da Massimo Biondi.Ultimo in ordine cronologico il magnate messicano Vergara che, secondo voci provenienti proprio dal Messico, starebbe ripensando all’opportunità di acquistare il Catania. Tutto, però, è legato alla salvezza: un Catania in Lega Pro ha un valore, un Catania tra i dilettanti è tutta un’altra storia.

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