Sabato d’amarcord. Sabato d’altri tempi. Partite in contemporanea e radiolina all’orecchio nella speranza che arrivino risultati positivi dagli altri campi. Di giornate così il Catania ne ha vissute tante nella sua storia, anche se, gli ultimi anni, ci avevano abituato a obiettivi decisamente più prestigiosi rispetto alla salvezza in Lega Pro.

Tra i motivi per assistere al match Catania-Andria c’è anche questo pizzico di malinconia per i tempi ormai andati: le salvezze all’ultima giornata in cui il destino dei colori rossazzurri si è intrecciato con quello di altre squadre.

Senza andare troppo indietro nel tempo, impossibile non ricordare quel Catania – Roma del 2008. Il vantaggio di Vucinic dopo pochi minuti e l’attesa, spasmodica, di un gol dell’Inter a Parma; la rete nerazzurra e la ricerca del pareggio, trovato proprio nei minuti finali con Jorge Martinez. Nostalgia canaglia di un tempo che, purtroppo, non c’è più.

Il Catania adesso è in Lega Pro e deve lottare per evitare gli spareggi per non retrocedere in Serie D. Incredibile, ma vero. Al Massimino, domani alle 16, andrà in scena la sfida con l’Andria, ma l’attenzione sarà rivolta a Catanzaro, dove i giallorossi sfidato il Melfi, e a Matera dove, invece, giocherà il Monopoli.

Il Catania deve vincere, ma, nello stesso tempo, deve sperare che Catanzaro o Monopoli non facciano la stessa cosa, altrimenti i playout saranno inevitabili. Si gioca alle 16 su tutti i campi ma, anche in questo caso, la storia ci insegna che, difficilmente, in Serie C si riesca a rispettare la contemporaneità. Verosimilmente qualche bandierina sparirà; qualche rete sarà bucata; qualche squadra non troverà le magliette.

Vincere, però, potrebbe non bastare, se è vero che Catanzaro e Monopoli affronteranno avversari che non hanno più nulla da chiedere al campionato. Prima di pensare agli altri, però, bisogna vincere e il Catania dell’ultimo periodo ha trovato difficoltà con qualsiasi avversario. Ecco perchè i tre punti contro l’Andria non sono poi così scontati. Certo è che un passo falso di Monopoli o Catanzaro e una mancata vittoria del Catania, rappresenterebbero un finale da teatro dell’assurdo. Tutto è possibile e i tifosi sono pronti a tutto, alla fine di tre stagioni in cui hanno dovuto assistere all’inverosimile.

A prescindere dai risultati della avversarie, comunque, una vittoria convincente rappresenterebbe un segnale importante anche in vista dei probabili playout; il segnale che squadra e allenatore remano dalla stessa parte. Una retrocessione in Serie D avrebbe effetti difficili anche da descrivere.

Il Catania può ( la rosa è tra le più forti del campionato ) e deve salvarsi, voltare pagina e aspettare che qualcuno, con un pizzico di lucida follia, decida di investire per il rilancio della società rossazzurra.