Non di rado, nel calcio, capita che squadre più deboli riescano a fermare squadre più forti. Capita, ma ci sono casi come quello della partita tra Catania e Taranto in cui la differenza tecnica tra le due formazioni è talmente ampia che se la favorita non riesce a vincere, vuol dire che qualcosa non è andato per il verso giusto. Preambolo che serve a spiegare lo 0 a 0 del Catania a Taranto. Non certo un risultato positivo, se è vero che i rossazzurri hanno giocato contro una squadra che aspettava solo di passare in svantaggio ed è stata graziata.

LA PARTITA. Rigoli rivoluziona la squadra e schiera Barisic in avanti dal primo minuto, insieme a Paolucci e Di Grazia. Novità anche sulla mediana: Bucolo e Di Cecco affiancano Biagianti.

Rispetto all’ultima uscita ( pareggio interno con il Fondi ), ma soprattutto all’ultima trasferta a Matera, in campo c’è un Catania convinto e dall’atteggiamento propositivo.

La partita non è spettacolare e le occasioni da gol non sono certo numerose. L’intensità e il ritmo, però, non mancano. Nel Catania, ancora una volta, è Di Grazia l’uomo più pericoloso ed è proprio del talento etneo la conclusione che mette in difficoltà il portiere del Taranto, un tiro da lontano dopo una cavalcata incredibile.

Da parte tarantina, invece, poco e niente anche per l’efficienza della difesa rossazzurra, supportata da un centrocampo di quantità, più che di qualità. Lo 0 a 0 è la logica conseguenza di quanto visto in campo. La musica non cambia nella ripresa, anzi, il ritmo, se possibile, è ancora più blando.

L’occasione del vantaggio, però, arriva, ma il Catania la spreca malamente: Barisic serve in area Di Grazia che tutto solo riesce a mettere fuori. La partita diventa un monologo del Catania, perchè il Taranto, in pratica, esce dal campo.

Difficile spiegare come una supremazia tecnica così importante, non si tramuti in gol. Invece è così. Il Catania non segna e Rigoli pensa al primo cambio solo a 20 dalla fine. Entra Russotto al posto di uno spento Paolucci. Il numero 10 ci prova subito con una girata al volo che finisce fuori di poco. Segnali di vita, anche se il Catania continua a essere troppo lezioso e poco cinico. Strano, ma non troppo, che nei minuti finali i rossazzurri rischino di perdere la partita.

Incredibile, poi, l’occasione che Russotto spreca al minuto 94. Finisce 0 a 0. Per il Catania ennesimo pareggio e primo punticino in classifica. Davvero poco.