Un gambiano Mohammad Diallo alla guida di un gommone di 15 metri con a bordo 120 migranti, coadiuvato da 15 nord-africani, la maggior parte marocchini. E’ il metodo ultimo per affrontare dalla Libia il mare, rivelato dall’ultimo sbarco, quello che sabato ha trasbordato nel porto di Catania 884 migranti trasferiti a terra dal rimorchiatore “Vos Thalassa”. Lo hanno scoperto gli investigatori della Squadra mobile e della guardia di finanza che hanno fermato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina 16 persone. Si tratta del numero più alto di scafisti arrestati in una sola operazione, individuate anche dal particolare che solo loro indossavano il salvagente.
Dalle dichiarazioni dei migranti sentiti ancora prima di arrivare al porto di Catania è emerso che giunti in Libia dai paesi d’origine, erano stati condotti in una connection house site nelle località di Zuara e in una piaggia di Sabratah, ai confini con la Libia, sono rimasti dai 30 ai 45 giorni, sorvegliati da trafficanti che davano loro da mangiare una volta al giorno pane acqua, e spesso picchiati a colpi di cionghia. I migranti, che avevano pagato tra 800/1500 dinari libici (500/1000 euro), venivano condotti in spiagge e fatti salire a bordo di natanti, gommoni o piccoli pescherecci.
Con Mohammad Diallo alla guida, il conducente, il cosiddetto driver, gli altri 15 stranieri che si sono occupati di predisporre l’occorrente per affrontare la navigazione (portando taniche di benzina, il motore ed altro), nonché di mantenere, una volta a bordo, il “governo” del natante. Nei prossimi giorni i 16 fermati saranno sottoposti a incidente probatorio di fronte a coloro che li accusano di avere avuto un ruolo nella traversata. Sarà il loro atto d’accusa contro chi specula sulla tratta umane dalla Libia verso la Sicilia.
Oltre a Diallo sono stati fermati perché ritenuti componenti dell’equipaggio di un gommone con a bordo circa 150 migranti: Gad Abdelfattah, palestinese, di 21 anni; Ahmad Ahmad Omar, egiziano, di 24; Mohammed Ahmed, marocchino, di 23; Mohamad Al Ghadi, marocchino, di 22; Youssef Almabrouky, marocchino, di 26; Jawad Boudraa, marocchino, di 20; Moad Elouzin, marocchino, di 21; Aziz Ghedbane, marocchino, di 32; Youreb Hajji, marocchino, di 29; Aziz Hashaoui, marocchino, di 26; Mohammen Herman, marocchino, di 38; Ahmed Ibrahim, palestinese, di 27; Bechir Maatouk, marocchino, di 24; Abudi Risaag Mayamed, etiope, di 19; Moustapha Saber, marocchino, di 28.
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