‘Siamo la generazione ingovernabile’. Con uno striscione portato all’interno degli uffici dell’Agenzia Giovani del Comune di Catania in via Manzoni  91 C, un gruppo di studenti medi e universitari continua a protestare contro la riforma della ‘Buona Scuola’, dopo lo sciopero dello scorso 7 ottobre.

Al Governo nazionale gli studenti ‘rimproverano’ la mancanza della ‘buona scuola’, l’obbligo all’alternanza scuola-lavoro e nessuna garanzia del progetto ‘Garanzia Giovani’.

A CATANIA LO SCIOPERO DEGLI STUDENTI 

‘Contestano – si legge in una nota – l’assenza di serie politiche giovanili e palesare la diffusa precarietà e disoccupazione giovanile. Riteniamo,  infatti, – dicono gli studenti – che sia necessario tornare a riflettere su quello che i Governi, nazionali e locali, intendono per ‘Politiche Giovanili. La tanto famigerata attenzione che Renzi farnetica di riservare ai giovani è in realtà tutta una grande bugia: niente di tutto quello che questo governo, e di riflesso le nostre amministrazioni locali, fa è mirato ai giovani?’.

“Siamo i giovani di oggi, studenti medi e universitari, lavoratori, disoccupati, nati negli anni ’90 e 2000, che – dicono i manifestanti –  non accettano i governi europei del nuovo secolo, che non restano passivi di fronte ai soprusi degli stati. Siamo la generazione delle riforme dei Partiti, dal centro destra al centro sinistra, che hanno distrutto scuola, università e mondo del lavoro. Che ci hanno tolto presente e futuro, che con la Buona Scuola ci obbligano al lavoro gratuito, a subire la scuola-azienda e i presidi sceriffo. Dobbiamo vivere e formarci in un’università definanziarizzata e aziendalizzata, che deve subire e accettare il divario tra università del nord e del sud Italia, che ha dovuto subire la riforma Gelmini e che dovrà presto affrontare le riforme che il governo ha pronte in tasca per le università”.

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