Il tempo è tiranno e quando si parla di calcio lo è di più. Sembra strano affermarlo a pochi giorni dalla fine del campionato mentre in Lega Pro si gioca ancora per la promozione in Serie B. Ma è così.

Il tempo per programmare una nuova stagione è pochissimo, soprattutto se si deve organizzare un cambio di proprietà. Lo sa Finaria, lo sa Jorge Vergara e lo sa, soprattutto, Pietro Lo Monaco che di esperienza, in questo senso, ne ha da vendere. Il nome dell’ex ad del Catania è stato accostato più volte alla trattative sulla possibile cessione del club etneo.

Nonostante le smentite, però,  qualcosa in questo senso si sta muovendo. L’interesse di Vergara e del suo gruppo nei confronti del Catania esiste, anche perché c’è la volontà dell’imprenditore messicano di investire nel calcio italiano.

Catania in questo senso stuzzica assieme ad altre piazze perché porta in dote Torre del Grifo che rappresenta una plus valenza immobiliare. Il quartiere generale rossazzurro, però, è uno degli ultimi nati e risulta essere fra i più funzionali d’Europa.

Insomma, Vergara potrebbe rilevare il Catania solo perché esiste una struttura come Torre del Grifo che diventa la golden share rispetto ad eventuali interessi dei messicani nei confronti di società (ma soprattutto impianti) che militano anche in categoria superiore. Questo a qualcuno potrà sembrare strano, se è vero che si sarebbe anche pensato di scorporare le due cose. In questo caso no.

Ed ecco che entra in gioco la figura di Pietro Lo Monaco. Si perché sarebbe stato proprio l’ex ad rossazzurro a indirizzare Jorge Vergara verso Catania, per l’amore che lo lega a Torre del Grifo, ma anche per la voglia di rimettersi in gioco dopo l’esperienza messinese.

Chi lo conosce bene, racconta di un Lo Monaco combattuto: da un lato le allettanti proposte di alcune squadre di Serie A (si parla anche di Fiorentina); da un altro il desiderio di riportare in alto il Catania e di ritornare in quella che considera una sua creatura, ovvero Torre del Grifo.

Si ritorna sempre al punto di partenza: il Catania in Lega Pro diventa un affare allettante solo perché ha in dote il centro sportivo, altrimenti varrebbe veramente poco perché, a livello più generale, tutto il calcio italiano, negli ultimi anni, ha perso valore rispetto al resto d’Europa.

Nei prossimi giorni potrebbero arrivare novità. Se l’affare si deve fare, la tempistica non potrà andare oltre maggio o, al massimo, le prime settimane di giugno. Altrimenti tutto rimarrebbe com’è: Finaria a mantenere il controllo del Catania.

Nel frattempo si continua a parlare di nuovo allenatore: Rigoli, Gautieri e altri. Verosimilmente, però, senza una chiara idea del futuro societario, è prematuro parlare di questione tecnica.

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