Già in carcere per l’omicidio di Natale Pedalino, l’uomo di 66 anni, trovato accoltellato a dicembre nelle campagne di Paternò, Giulio Arena, 57 anni, originario di Belpasso, dovrà rispondere anche del tentato omicidio di due venditori ambulanti. L’omicidio era scaturito da una lite per motivi legati ad una partita di olive.

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I carabinieri della Compagnia di Paternò gli hanno notificato il nuovo provvedimento di arresto nel carcere di Piazza Lanza dove Arena è recluso: è indagato per tentato omicidio aggravato.

I fatti che la Procura gli contesta risalgono alla sera del primo agosto 2014.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Giulio Arena, a bordo di una Seat Cordoba, in corso del Popolo a Paternò, si fermò dinanzi le auto delle due vittime, trasformate nell’occasione in bancarelle, e informandosi sui prezzi dei meloni in vendita, rimase alquanto contrariato dal costo degli stessi, tanto da rivolgere ai venditori delle minacce.

Alle parole ingiuriose nei confronti dei due ambulanti seguì l’agguato. La mattina del 4 agosto 2014, sempre a bordo della stessa auto, Arena raggiunse i due venditori ambulanti, fermi nello stesso luogo, e sceso dall’auto esplose ben quattro colpi di arma da fuoco. Le vittime rimasero illese grazie anche alla repentina fuga dall’attentatore che per un tratto li inseguì con in mano, oltre alla pistola, un coltello.

Gli investigatori sono risaliti all’identità di Arena grazie alla testimonianza delle vittime in grado di fornire la targa dell’autovettura utilizzata dall’uomo (la stessa era stata immortalata il venerdì sera attraverso uno Smartphone utilizzato da uno degli ambulanti).

Nel luogo dell’agguato, furono trovati 4 bossoli e un ogiva che, dal successivo esame balistico degli specialisti del Ris di Messina, sono risultati esplosi dalla pistola semi-automatica Ruger, modello LCP, calibro 380, detenuta legalmente da Arena dal dicembre del 2012.

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