Rapinatori catanesi in trasferta immobilizzavano gli impiegati e i clienti della banca, gli sequestravano i cellulari e le chiavi delle auto e aspettavano l’apertura della cassaforte per rubare i contanti.

Sono nove le persone, tutte catanesi arrestate dai carabinieri di Ascoli Piceno, con la collaborazione dei colleghi del Comando provinciale di Catania che dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata a rapine.

In carcere sono finiti i catanesi Damiano Castelli, 23 anni, Salvatore Castelli, 20 anni, Vincenzo Florio, 39 anni, Antonio Giuseppe Florio, 22 anni, Antonio Davide Florio, 29 anni, Angelo Ottavio Isaia, 44 anni e Rosario Astorina, 36 anni (di Giarre).

Ai domiciliari Emanuel Catania, 26 anni e Andrea Mazzarino, 29 anni (di Giarre).  Una decima persona è sfuggita alla cattura. Sarebbe uno degli autori della rapina all’Unicredit di San Benedetto del Tronto, durante la quale gli ostaggi vennero minacciati con un cutter e alcuni presi a schiaffi.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, a capo del gruppo ci sarebbe Vincenzo Florio. In casa sua e’ stato ritrovato un quadro a dimensione naturale di Tony Montana, il personaggio interpretato da Al Pacino nel famoso film ‘Scarface’.

Le indagini sono state avviate dopo un colpo in banca all’Unicredit di Porto D’Ascoli, a San Benedetto del Tronto.

Il 27 agosto 2015, tre rapinatori, di cui uno con il volto coperto hanno fatto irruzione e sequestrato 21 persone durante il colpo con un bottino di oltre 115.000 euro.

Il modus-operandi era caratterizzato dal sequestro di persona sia degli impiegati che della clientela presente e di quella che entrava in banca.

I malviventi verificavano di volta in volta che tutti avessero posato i loro cellulari e le chiavi delle auto così da potersi muovere con maggior sicurezza nelle fasi successive, ovvero aspettare che i timer delle casseforti e del bancomat si sbloccassero, con un tempo di attesa di oltre un’ora, con le persone rinchiuse in un ufficio sotto la minaccia di taglierini.

Le indagini si sono concentrate su un gruppo di giovani pregiudicati tutti di origine della provincia di Catania, alcuni dei quali già con precedenti penali specifici e sono proseguite con le intercettazioni dei telefoni cellulari, degli spostamenti degli indagati, delle impronte digitali e del Dna.

La banda di rapinatori aveva tentato altre due rapine in altrettanti istituti di credito a Taggia, in provincia di Imola e a Marcon, in provincia di Venezia.

Dopo aver tenuto sotto stretta osservazione per più giorni i movimenti dei rapinatori a ottobre 2015 a San Lazzaro di Savena sono stati sorpresi in  flagranza di reato 4 rapinatori durante un colpo all’Unipolbanca.

I dettagli dell’operazione, denominata ‘Robbery Tour’, sono stati illustrati in conferenza stampa dal comandante provinciale di Ascoli Piceno Ciro La Volla.