Tempo di bilanci di fine anno anche per Fipe di Catania. Il direttivo dell’associazione dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio si è riunito per fare il punto della situazione sulle varie problematiche che affliggono la categoria.

Secondo il presidente provinciale e regionale, Dario Pistorio, si registra “lo stato di totale e assoluta indifferenza dell’amministrazione nei confronti di tutto l’intero comparto”.

A Catania e provincia l’organizzazione sindacale vanta oltre 1.800 associati (bar, ristoranti, pub, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, discoteche, balneari etc.).

La FIPE ricorda che a Catania “si parla di progetti che ancora vengono visti, rivisti, rivisitati, rimodulati ma mai conclusi che riguardano la vera e propria imprenditorialità degli esercizi; nella fattispecie risalta l’annoso problema riguardante i “dehors”, che questa amministrazione aveva portato avanti con l’ex assessore Angela Mazzola, ma mai completato per le farraginose e complicate istruzioni che vengono di volta in volta rimbalzate tra amministrazione comunale e Sovrintendenza”.

Il sindacato degli esercenti punta l’attenzione anche sulla ridisegnazione del mondo della somministrazione: “Panificatori che non si limitano a fare solo i prodotti da forno; pub o pseudo tali che somministrano alcool a basso costo ai minorenni; invasione di tavoli e sedie su sede stradale dove nessuno controlla; mancanza di un piano food per le strutture mobili; assenza delle dovute indicazioni per la mobilità notturna nel centro storico, con conseguente aumento dei parcheggiatori abusivi, senza nessun controllo”.

Anche le attività stagionali lamentano lentezza burocratica. Ma il presidente Pistorio vuole anche essere propositivo per quello che sarà il futuro economico, turistico e commerciale dei pubblici esercizi nel prossimo anno.

“Chiederò fortemente all’amministrazione un input di idee, ma anche di concretizzare le varie proposizioni che faremo recapitare all’attenzione del sindaco e dei vari assessorati – afferma Dario Pistorio -. Quello che vorremmo è un rilancio delle nostre attività e un tavolo continuo di confronto su tutto quello che riguarda chiusure di strade (vedi lungomare), nuove aperture di pubblici esercizi per categoria e aree cittadine e una mappatura reale di quelli esistenti, con una visione di ristrutturazione delle aziende obsolete, creazione di aree di parcheggio custoditi da cooperative e altre idee che possono servire da volano per il turismo e sviluppo per l’economia del territorio. E sostenere l’amministrazione a mantenere come priorità l’immagine della nostra città”.