A Catania congelato per un mese l’aumento della Tari. Scongiurata almeno per il momento l’approvazione dell’aumento della tassa sui rifiuti ma la delibera tornerà in Consiglio tra un mese.

La decisione di congelare l’approvazione

Il Consiglio comunale d’ieri avrebbe dovuto votare un aumento della Tari al 18 per cento. Ipotesi, quest’ultima, scongiurata già ieri mattina in Commissione Bilancio dove è stato annunciato il rinvio della votazione dal 30 giugno al 31 luglio. Merito della decisione a livello nazionale di posticipare l’approvazione del bilancio dei Comuni alla fine del prossimo mese. La proposta di aumento, dunque, non viene messa in discussione ma ne viene solo posticipata l’approvazione. Tra i costi esorbitanti del carburante e il caro bollette, che influiscono anche sui costi del conferimento in discarica, l’aumento sarebbe inevitabile. E le soluzioni per tentare di ridurlo passerebbero dai fondi regionali destinati ai comuni: circa 45 milioni di euro per quello di Catania. Che potrebbe portare a una riduzione dell’aumento.

”Una previsione contabile con impatto ancora da verificare”

La decisione del rinvio è frutto di una pregiudiziale consiliare avanzata dal consigliere Daniele Bottino, alla luce dello slittamento deciso dalla Conferenza Stato-Regioni di prorogare i termini dell’approvazione del bilancio al 31 luglio e il contestuale allungamento del limite per l’adozione del piano tariffario tributario. Un’iniziativa condivisa dal sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi che ha ritirato le due proposte di delibera, avendo preso atto del venir meno dell’urgenza della trattazione. “In questo modo -ha spiegato Bonaccorsi- avremo maggior tempo per fronteggiare l’aumento dei costi di discarica e sfruttare il mese in più per approfondire le questioni e individuare soluzioni, insieme agli organi nazionali e regionali, per temperare o annullare gli incrementi imposti dai gestori degli impianti”.

I risultati del Comune

Nel suo intervento il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, tra l’altro, ha illustrato sinteticamente alcuni contenuti dell’atto deliberativo la cui trattazione è stata rinviata sottolineando come “nonostante l’aumento esponenziale dei costi di discarica, l’incremento della percentuale della raccolta di rifiuti differenziati e i lusinghieri risultati conseguiti nell’attività di accertamento, consentono  di mitigare in modo significativo l’impatto sulle tariffe, rispetto all’incremento dei costi di conferimento negli impianti”.

Risorse dalla Regione

“Dalle continue interlocuzioni con l’assessorato regionale Energia, Acqua e Rifiuti, sia per fronteggiare l’emergenza causata dalla saturazione degli impianti di trattamento e sia per attenuare i maggiori costi di conferimento in discarica, si ha avuto conferma che sono state previste risorse non ancora quantificate per attenuare il costo del conferimento in discarica. Un’altra quota di sostegno economico arriverà dalla parte residuale del contributo di solidarietà per l’anno 2021. Come si evince dalla stessa delibera – ha proseguito Bonaccorsi – al momento la fattispecie è limitata  a un adeguamento tariffario, al fine di consentire alle entrate di coprire integralmente i costi di complessivi, così come previsto dalla legge, senza dover ricorrere a scorretti artifici contabili, come quello approntato nell’aprile del 2018 a pochi giorni dalle elezioni, che ha costretto la nostra amministrazione appena insediata, non solo a dover correggere i conti, dell’Ente ma anche a proporre un doloroso aumento della Tari che altri avrebbero invece dovuto esercitare. A fronte di ciò – ha concluso il sindaco facente funzioni – appaiono chiare ed evidenti le strumentalizzazioni di chi, senza neppure avere letto le proposte di delibera, si lancia in accuse false e infondate; ora abbiamo il tempo necessario per verificare e approfondire soluzioni che rendano meno o per nulla impattanti questi doverosi adempimenti contabili”.

“Non ci illudiamo”

“Bene il ritiro della delibera dell’aumento della Tari da parte dell’amministrazione comunale, ma non ci facciamo troppe illusioni, visto che il provvedimento è stato rinviato solo perché non ha più carattere d’urgenza, considerata la proroga data da Roma per l’approvazione dei bilanci. Ci auguriamo che si sfrutti questo arco temporale perché si trovi una soluzione che metta al riparo i cittadini da questo ulteriore salasso”. Lo affermano i portavoce M5S catanesi presenti nei vari a livelli istituzionali.

La proposta, un fondo per i Comuni

“Già a livello regionale – dicono – abbiamo proposto diverse volte l’istituzione di un fondo per coprire le maggiori spese che i Comuni dovranno sostenere per lo smaltimento dell’indifferenziato, perché è inammissibile che i cittadini paghino le inefficienze della pubblica amministrazione, ma ci deve essere una volontà trasversale dei deputati e, soprattutto, l’assessore Baglieri e la maggioranza di governo devono voler portare in aula il provvedimento che istituisce il fondo”.

Appello alla Regione

“Noi, se necessario – proseguono – siamo disposti a lavorare tutta l’estate per istituire questo fondo ad hoc nel bilancio regionale, ma ci duole constatare che, come accaduto nell’ultima seduta d’Aula all’Ars, nella quale si parlava proprio di emergenza rifiuti, i deputati della maggioranza si contavano sulle dita di una mano. Pertanto l’amministrazione comunale non perda tempo nell’agire, noi come Movimento 5 Stelle già da domani chiederemo con forza al governo regionale d’intervenire, così come facciamo da anni. Anche tutti i consiglieri che hanno riferimenti nel Parlamento regionale facciano sentire la loro voce. Noi ci siamo”.