Più che un preventivo, “un mero preconsuntivo”. I revisori dei conti dalla loro stanza a Palazzo dei Chierici allargano sconsolati le braccia di fronte a un bilancio 2016 che arriverà in Consiglio comunale di Catania soltanto lunedì: “Oltre il termine previsto per legge, il 30 aprile”, sottolineano nella loro relazione. Dai tre esperti, giudizio positivo ma solo al termine di sessanta pagine fatte di numeri, osservazioni critiche e richieste.
Ad esempio, viene contestata la mancata trasmissione dell’elenco degli “immobili locati a terzi con indicazione del relativo canone annuo” e raccomandata “una maggiore attenzione nella tempestiva riscossione di tutti i fitti attivi”. A proposito di “riscossione”, comunque, Catania resta sempre una città a misura di … evasori: i “residui da riscuotere” superavano al 31 dicembre dello scorso anno i 100 milioni di euro, mentre ne erano stati eliminati ben 85 “per inesigibilità”.
Inoltre, a fronte di (ipotetiche) entrate da 23 milioni di euro per violazioni del codice della strada, i revisori dei conti ricordano come il 2014 si fosse chiuso con un milione 552 mila euro di multe incassate su 18 milioni 338 mila accertate, mentre nel 2015 gli introiti si erano fermati a un milione 352 mila su 12 milioni 338.
Il presidente della commissione Finanze, Enzo Parisi, ha convocato per domani e lunedì i colleghi: “Ascolteremo i revisori e l’assessore Salvatore Parlato, ma posso anticipare che non daremo parere rinviando gli atti all’esame consiliare. Abbiamo ricevuto il cd con il voluminoso testo del preventivo soltanto ieri, mercoledì, poco prima delle 13. In così poco tempo, impossibile leggere tutti i documenti.
Massimo Rosso (ragioniere generale, ex capo-staff del sindaco Enzo Bianco, ndr) ha ricordato che il bilancio era stato approvato dalla giunta in settembre e in questi mesi è rimasto al vaglio dei revisori. Ad ogni modo, ha assicurato che il prossimo preventivo sarà inviato in Consiglio entro i primi tre mesi del 2017. E noi lo abbiamo messo a verbale…”.
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