Un milione di euro depositato in Svizzera e riconducibile alla Wind Jet. E’ quanto è stato sequestrato ai danni di Antonio Pulvirenti dalla Guardia di finanza di Catania a seguito di ulteriori indagini sul Crac della compagnia aerea.

Gli accertamenti – eseguiti dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, sotto il coordinamento dell’A.G. procedente – avevano già permesso di accertare che la GIAFAR S.A., società fiduciaria elvetica, nel marzo 2011, aveva versato 3.000.000 di euro su conti correnti della WIND JET S.p.a., con causale “futuro aumento del capitale sociale”.

Successivamente, poco prima della sospensione dell’attività della compagnia aerea, gli amministratori della WIND JET, quando la società era ormai in evidente crisi finanziaria, hanno restituito alla fiduciaria elvetica 1.000.000 di euro, riaccreditando l’importo su un conto svizzero alla stessa intestato.

Tale condotta era stata originariamente qualificata dai Magistrati della Procura etnea quale bancarotta preferenziale, ritenendo la società fiduciaria svizzera soggetto estraneo rispetto alla “WIND JET”.

Invece, i successivi approfondimenti investigativi, condotti dal Nucleo di polizia tributaria di Catania, hanno consentito di accertare che la fiduciaria elvetica è di fatto riconducibile ad Antonino Pulvirenti e che il conto corrente, formalmente intestato alla GIAFAR S.A., è in realtà sempre stato nella sua diretta disponibilità, cosicché il milione di euro, restituito dalla WIND JET quale rimborso del finanziamento effettuato dalla società elvetica, era, di
fatto, tornato nel suo patrimonio.

Sulla scorta di tali evidenze – peraltro confermate in sede di interrogatorio di garanzia dallo stesso Pulvirenti – la Procura di Catania ha ritenuto di configurare nei confronti di quest’ultimo, di Stefano Rantuccio e di Angelo Agatino Vitaliti, rispettivamente Presidente, Amministratore delegato e Componente del consiglio di amministrazione della WIND JET, la più grave ipotesi di bancarotta fraudolenta per distrazione.

Pertanto, è stata data esecuzione – tramite rogatoria internazionale – al provvedimento di sequestro per un ulteriore milione di euro sul conto corrente di Antonino Pulvirenti già individuato in Svizzera.

In serata arriva la nota del collegio di difesa del presidente dalla Wind jet che precisa che precisa come il denaro sequestrato si trovasse “in conti legittimamente detenuti da Antonino Pulvirenti che si riferiscono ad una contestazione già formulata” dalla Procura che l’ex patron del Catania, “durante un’interrogatorio reso, ha contribuito a chiarire”.

“La vicenda – sottolineano i legali – dimostra, a nostro avviso, l’impegno della proprietà di Wind- Jet per sostenerne l’attività. La difesa confida di poter dimostrare, anche in questo caso, la correttezza dell’operato di Antonino Pulvirenti”.

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