Oltre 30mila cartelle esattoriali da esigere per oltre mezzo miliardo di euro. E’ quanto emerso da un controllo di Riscossione Sicilia sulle posizioni dei contribuenti titolari di attività private convenzionate con il servizio sanitario regionale. Lo rende noto l’amministratore unico della società, Antonio Fiumefreddo, che parla di “quadro di desolante omissione, con un sistema sanitario privato sostanzialmente segnato da un’elusione seriale”.

La nuova denuncia di Fiumefreddo è stata trasmessa lo scorso 21 giugno anche al governatore Rosario Crocetta e all’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, ma la notizia è stata resa nota oggi, e anticipato dal quotidiano La Sicilia.

Il report accende un faro su cliniche private, soprattutto, compresi i colossi, anche stranieri. Ma anche laboratori d’ analisi, cooperative sociali, comunità alloggio, Opere pie ed enti religiosi d’ assistenza.