Un campetto completamente distrutto e un edificio abbandonato da cui cadono intonaci e calcinacci. Sono questi i problemi che penalizzano e affliggono gli abitanti e i commercianti di via Ala. Una situazione preoccupante che, però, con la sinergia di tutti i soggetti interessati, può essere risolta.
E’ questo l’obiettivo della commissione comunale al Patrimonio che nel corso della seduta itinerante ha incontrato, proprio in via Ala, gli imprenditori e i comitati cittadini.
“Persone che lamentano disagi e grandi incompiute- spiega il presidente della commissione Salvatore Tomarchio- opere, progetti e proposte di miglioramento del territorio ci sono, vanno al di là del traffico quotidiano e sono il frutto di un continuo lavoro di controllo. In via Ala le richieste dei cittadini si concentrano principalmente nel recupero dell’edificio abbandonato a pochi passi dalla Casa Circondariale di piazza Lanza. Una situazione altamente rischiosa che ha portato l’amministrazione a transennare una grossa parte del Brt per salvaguardare l’incolumità dei pendolari”.
L’edificio apparteneva al Ministero di Grazia e Giustizia ma, nel recente passato, è stato dato in comodato d’uso al comune che, però, lo deve ancora acquisire ufficialmente.
“Nel frattempo- dice il componente della commissione Francesco Saglimbene- come spesso capita in questi casi, la mancanza di controlli e il completo disinteresse dell’amministrazione ha trasformato l’immobile in un riparo per senza tetto. Un luogo dove tanti disperati dormono circondati dai rifiuti e con il pericolo continuo che il tetto gli possa finire addosso. Se il comune in questo momento non ha la possibilità di prenderne possesso ufficialmente deve almeno adoperarsi per impedire il continuo viavai di clochard dal cancello arrugginito di via Ala. Qui, tra bivacchi e cucine di fortuna, basta una scintilla per provocare un incendio di vaste dimensioni. Un pericolo già successo nel viale Africa con tutte le conseguenze ben note alla città”.
In attesa che l’iter burocratico faccia il suo corso, il quartiere si è mobilitato ed ha già preparato una raccolta firme. Una petizione per chiedere di murare porte ed ingressi dell’edificio abbandonato e di rimuovere la montagna di rifiuti al suo interno. Richieste che si aggiungono a quelle legate al recupero del campetto sportivo tra via Fratelli Rosselli e via Cesare Beccaria.
“Parliamo di un piccolo impianto usato da centinaia di ragazzi che non altro posto dove andare- spiega Ersilia Saverino, vice presidente della commissione al Patrimonio- stiamo ammirando una situazione peggiore rispetto a quella di un anno fa quando abbiamo ricevuto la prima segnalazione da parte dei residenti del rione. Il campetto oggi è inservibile e i giovani ci chiedono di recuperarlo. L’area, con i suoi parcheggi, può essere consegnata alla Multiservizi ma l’impianto sportivo va preservato a dato ai suoi legittimi proprietari: ovvero i ragazzi del territorio. Lo spazio per un deposito o un parcheggio può essere fatto recuperando i tanti terreni abbandonati della zona”.
Da deposito ad area verde con panchine, playground, fontana e gazebi. In mezzo furti e atti vandalici. “Nel corso degli ultimi anni tante sono state le destinazioni per questa struttura- sottolinea il consigliere comunale Giuseppe Catalano- le proposte e le idee presentateci finora dai cittadini sono frutto dell’emergenza che ogni giorno si vive in questa zona. Molte strutture, e la stessa corsia riservata del Brt, sono gravemente danneggiate dai soliti incivili e criminali. Gli stessi che hanno reso via Ala per larghi tratti insicura e invivibile. Se a questo ci aggiungiamo pure lo stato del manto stradale- prosegue Catalano- ecco che la situazione si fa estremamente grave con l’amministrazione che non può più stare a guardare”.
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