“I parametri economici vanno ridiscussi a livello europeo così come alcuni trattati che ci stanno danneggiando. Siamo un governo che ha all’interno due forze politiche che avevano chiare queste intenzioni nel loro programma elettorale, quindi non ci sono se e ma da dire ai cittadini, c’è soltanto da lavorare nell’ottica di una legge di bilancio che deve essere coraggiosa e non che tiri a campare”.

L’ha detto a Catania il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in Sicilia che poi ha parlato della sua materiua, il lavoro, e del contestato decreto dignità

“Abbiamo pronto un emendamento sui voucher e credo che nascerà un decreto dignità 2.0. Lo potenzieremo perché abbiamo fatto alcuni interventi, il primo riguarda gli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani, soprattutto al Sud. Vuol dire che non ci sarà solo una stretta per i contratti a tempo determinato, ma ci saranno incentivi per l’assunzione dei giovani. Poi andremo incontro a quelle categorie che ci chiedono più flessibilità”.

“La norma sui voucher, per come l’abbiamo scritta – ha precisato Di Maio – non punta ad alcuno sfruttamento: i voucher devono essere utilizzati solo in un determinato periodo in cui c’è bisogno di un numero di persone più alto. È impensabile che una volta si pagavano con i voucher gli ingegneri, gli avvocati e persino i giornalisti”.

Ma tanto a Catania quanto in tutta la Sicilia orientale Di maio torna a parlare anche di agricoltura. “Abbiamo grandi filiere che fanno grandi le nostre aziende. Un segnale lo voglio lanciare da qui: non permetteremo più che si facciano trattati su trattati che aprono alla concorrenza sleale di altri paesi. Se si devono fare trattati con altri Paesi, dobbiamo prima difendere le nostre eccellenze alimentari e i nostri prodotti della terra”.

La formula della visita del vice Premier e Ministro del Welfare è sempre quella degli ultimi anni di tutte le forze politiche. Si va nelle aziende e stavolta è toccato all’azienda A.A.T. Oranfresh – Agroindustry Advanced Technologies spa di Catania, già in passato visitata dal Presidente della Regione Raffaele Lombardo.

“Non bisogna mettere in concorrenza con i nostri agricoltori gli altri Paesi dove il costo del lavoro è la metà e dove le norme di sicurezza non esistono. Ho sempre promesso alle persone che fanno parte del comparto agrumicolo siciliano – ha sottolineato – che li avremmo protetti e difesi e soprattutto che non avremmo mai giocato in difesa ma in attacco, portando nel mondo le eccellenze agroalimentari del nostro territorio”. Di Maio sta compiendo un tour in Sicilia per incontrare le imprese della filiera agrumicola.

“Basterà iniziare a dire qualche no ai tavoli europei e internazionali, come abbiamo cominciato a fare: il Ceta va rivisto per non abbassare il prezzo di grano e carne italiani. Dobbiamo rivedere i trattati con Marocco e Tunisia, che riguardano arance e olio. Ce lo siamo detti per anni come forza di opposizione e ora dobbiamo dettare le regole. Spero che si possa lavorare con gli altri Paesi per far sì che i nostri prodotti possano andare all’estero”.