Sarà interrogata dal sostituto procuratore della Repubblica Marco Rota, domani mattina nel carcere di piazza Lanza a Catania dove attualmente si trova reclusa, Veronica Panarello, la mamma accusata di avere ucciso a Santa Croce Camerina il piccolo Loris.

Dovrà riferire al magistrato titolare dell’inchiesta assieme al Procuratore di Ragusa Lello Petralia sulle rivelazioni fatte ad una psichiatra, sostenendo che ad uccidere suo figlio è stato suo suocero, Andrea Stival, 53 anni nonno paterno del bambino, strangolato per avere scoperto la sua relazione con la madre.

Verità riferite ad quel medico che sta svolgendo assieme ad altri colleghi la perizia psichiatrica disposta dal gip per accertare il suo stato di salute mentale. Intanto sul registro degli indagati è finito l’uomo che Veronica accusa, Andrea Stival che da parte lesa così come vuole la costituzione di parte civile nell’udienza preliminare già iniziata, adesso invece è  coimputato con la stessa accusa – concorso in omicidio e occultamento di cadavere – rivolta dalla procura di Ragusa alla madre. Gli inquirenti continuano a precisare che si tratta di un atto dovuto, ma adesso con il trascorrere dei giorni e a dieci giorni dalle nuove rivelazioni choc della Panarello inizia a prendere corso l’iter procedurale. Domani sarà sentita la mamma di Loris, dovrà riferire le nuove verità emerse ad oltre un anno di distanza dall’omicidio e dopo i tanti “non ricordo”.

E subito dopo dinanzi agli investigatori dovrà presentarsi anche Andrea Stival che da giorni ormai ripete di essere “tranquillo”, negando decisamente ogni suo coinvolgimento nel delitto, e soprattutto di non avere mai avuto alcuna relazione con Veronica, anche se a Santa Croce Camerina la voce corre sin dal giorno dell’omicidio, quel 29 ottobre 2014.

Ai magistrati dovrà comunque dare spiegazioni, fornire eventuali alibi. Con questa nuova iscrizione, Andrea Stival rischia di non potersi costituire parte civile come il resto della famiglia.