L’arresto nei giorni scorsi di un pachistano per violenza sessuale commessa nei confronti di una nigeriana nel Cara di Mineo è l’ennesima conferma che la struttura, che ospita al momento circa 3.500 migranti, è ingestibile ed è un serio problema per l’ordine pubblico” anche per “i numerosi casi di abusi registrati e non tutti denunciati, tanto che lì ci sono molte donne che vivono con la paura di essere stuprate”. Lo afferma all’ANSA il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera.

La vittima, una giovane migrante nigeriana, ha ricostruito momenti di paura vissuti all’interno del suo alloggio quando un giovane pakistano, 33 anni, ha divelto la porta d’ingresso, l’ha schiaffeggiata e denudata e poi ha abusato di lei.

L’aggressore ha desistito solo dopo l’intervento di un altro inquilino ospite dell’alloggio che rientrando in quell’abitazione per raggiungere la sua stanza, è stato attratto dalle urla della giovane migrante.

Dopo la denuncia della vittima, le indagini dei poliziotti del Commissariato di Caltagirone, hanno portato all’arresto dell’uomo per violenza sessuale.