Fa rotta verso il Porto di Catania la nave ‘Aquarius’ dell’organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca Sos Mediterranee in partnership con Msf (Medici senza Frontiere) che in diverse operazioni di salvataggio ha recuperato 432 migranti che viaggiavano su quattro imbarcazioni al largo delle coste libiche.

Le operazioni di recupero si sono svolte con il coordinamento del MRCC (Maritime Rescue Coordination Center) di Roma e tre dei salvataggi sono stati condotti in cooperazione con le altre navi di ricerca e soccorso Phoenix (MOAS) e Sea-Watch 2 (Sea-Watch).

La prima chiamata è arrivata intorno alle 7.40 del mattino di mercoledì 5 aprile dal MRCC. Nell’arco di un’ora la nave Aquarius ha raggiunto l’imbarcazione segnalata, un gommone in difficoltà a 22 miglia dalla costa libica. A bordo si trovavano 101 uomini, in maggioranza provenienti dal Bangladesh. Tra loro anche 34 minori non accompagnati.

Conclusa la prima operazione di salvataggio, il SAR team della nave Aquarius è intervenuto in supporto della nave Phoenix che, individuati tre gommoni in difficoltà, poteva soccorrerne soltanto uno. La nave Aquarius ha soccorso quindi gli altri due, traendo in salvo complessivamente 195 persone (cinque i minori), provenienti in maggioranza dal Marocco.

Infine, la nave Sea-Watch 2 indicava altre due imbarcazioni in difficoltà, una delle quali si è poi rivelata uno dei gommoni già soccorsi. La seconda era invece un gommone sovraffollato, dal quale il SAR team della nave Aquarius ha tratto in salvo 136 profughi, 92 uomini e 44 donne. A bordo anche 33 minori, 22 dei quali non accompagnati.

“È stata una giornata molto intensa sul Mediterraneo – ha detto il coordinatore del SAR Team Sos Mediterranee Nicola Stalla – con un’ottima collaborazione con MOAS e Sea Watch».

Stéphane Broc’h il vice coordinatore SAR di SOS MEDITERRANEE, ha aggiunto: “L’ultima barca che abbiamo soccorso era estremamente affollata, con molte donne e bambini piccoli a bordo e tutti erano veramente esausti”.

L’approdo è previsto venerdì mattina alle 8 al porto di Catania.

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