La guerriglia urbana alla fiera di Catania della settimana scorsa, non poteva certo passare inosservata. Enorme, infatti, il clamore mediatico che ha suscitato il video che ha spopolato su facebook con le immagini degli scontri tra ambulanti italiani e stranieri.

Il nodo principale della questione è proprio legato agli ambulanti: davvero troppi. Anche per questo l’amministrazione ha subito provveduto per cercare di cambiare qualcosa.

Dalle prime ore della mattina di sabato scorso, la Polizia Municipale e un notevole schieramento di uomini della Polizia di Stato, disposto dalla Questura, hanno svolto una serie di controlli in materia di commercio abusivo e prodotti contraffatti. Nel corso dell’intervento sono stati effettuati 8 sequestri per un totale di oltre 2700 pezzi tra scarpe, orologi e borse. Fermati un italiano per il rifiuto di comunicare le proprie generalità e un senegalese per contraffazione.
“L’operazione –  ha dichiarato il sindaco Bianco -, per la quale esprimo la mia soddisfazione e il mio ringraziamento al Questore di Catania, è in linea con l’azione di  contrasto che da tempo ormai l’Amministrazione sta conducendo nei  confronti di ogni forma di abusivismo commerciale e dimostra che continuiamo a tenere alta la guardia contro coloro che violano le  regole a danno della collettività. La Fiera sta sta attraversando una importante fase di riorganizzazione per consentire condizioni di maggiore vivibilità sia per i residenti sia per gli operatori commerciali. Grazie anche a questa riorganizzazione sarà possibile individuare meglio le sacche di abusivismo e illegalità e intervenire per eliminarle”.
Basterà a risolvere il problema? Verosimilmente no. Non è, infatti, la prima volta che un’operazione di questo genere viene condotta nella zona della fiera. Gli abusivi si ripresentano sempre, anche perchè alcuni commerciano in quel punto ( gli scontri sono avvenuti in via Rizzo ) da molti anni.
Una trentina le famiglie che vivono grazie al commercio, ufficialmente abusivo, in quella zona della fiera. Lecito chiedersi: nessuno si è mai accorto del problema? Evidentemente si, ma prima della rissa della settimana scorsa non era stato preso alcun provvedimento.
Da parte di alcuni commercianti abusivi ci sarebbe la volontà di regolarizzare la propria posizioni. Alcuni sottolineano di possedere la licenza alla vendita, ma non l’autorizzazione ad occupare il suolo pubblico, che deve essere concessa dal comune.
La querelle è solo all’inizio: da un lato i commercianti che lamentano di lavorare da anni in quei luoghi, dall’altro il comune che, invece, quei luoghi li vorrebbe totalmente liberi. Anche perchè se anche dovesse essere risolto il problema degli abusivi italiani, rimane quello dei moltissimi stranieri che vendono, nella maggior parte dei casi, merce contraffatta e che, puntualmente, si ripresentano dopo ogni operazione di polizia.