L’aria del Continente soffia anche sulla Sicilia che si allinea con il resto d’Italia, ma la tornata elettorale nei 29 comuni isolani chiamati al voto consegna anche dei dati in controtendenza rispetto alla grandi città italiane.

Il Pd, o le liste civiche che fanno riferimento a correnti dem, non fanno il botto, anzi nei grandi centri escono fortemente ridimensionate, si pensi a Vittoria, la città più popolosa in cui si è votato, dove il candidato democratico Lisa Pisani arriva addirittura quarta ed è fuori dal ballottaggio.

Il Pd vince a Terrasini, comune contiguo della città Palermo, dove si afferma il renziano Giosuè Maniaci che stacca di circa un centinaio voti il candidato di #diventerabellissima Antonio Giannettino.

Il dato in controtendenza rispetto al resto d’Italia riguarda proprio le forze di centrodestra che, specie nell’area orientale della Sicilia, riescono a riorganizzarsi portando alcuni candidati al ballottaggio anche con un vantaggio ragguardevole.

Si pensi al caso di Vittoria dove taglia per primo il traguardo Giovanni Moscato (35.6 per cento) che al ballottaggio se la vedrà con l’ex sindaco Ciccio Aiello (26.1 per cento), oppure Caltagirone dove il deputato regionale Gino Ioppolo, fedelissimo di Nello Musumeci, totalizza il 40 per cento delle preferenze andando al ballottaggio contro il democratico Francesco Pignataro, circa il 28 per cento, che potrà e dovrà ricucire con un centrosinistra spaccato al primo turno.

Anche a Giarre, altro centro importante in cui si è votato, la maggioranza che sostiene Crocetta alla Regione si è presentata spaccata: da una parte Salvo Vitale (che poteva anche adoperare il simbolo del Pd ma non lo ha fatto) dall’altra il consigliere comunale uscente Tania Spitaleri sostenuta dall’ala che fa riferimento al duo Sammartino-Sudano.

Al ballottaggio andrà quest’ultima contro Angelo D’Anna, candidato di un raggruppamento di civiche in cui erano ospitati anche pezzi del centrodestra, che ha totalizzato 5236 preferenze pari al 37,16 per cento mentre Spitaleri ha ottenuto 4719 voti con una percentuale del 33,44 per cento.

Non passa inosservato e ricalca quanto accaduto nel resto d’Italia, il fenomeno M5S che quando è ben radicato stravince, altrimenti è quasi assente.

I cinque stelle sfiorano il successo al primo turno ad Alcamo con Domenico Surdi, che si ferma al 48,14, lasciando il suo rivale del ballottaggio, Sebastiano Dara, al 17 per cento; lo stesso scenario si ripete a Porto Empedocle dove Ida Carmina, candidata pentastellata , è in vantaggio con una percentuale che sfiora il 50%. Altri due comuni vanno al ballottaggio in provincia di Agrigento, mentre a Montevago il sindaco eletto è la deputata regionale dell’Udc Margherita La Rocca Ruvolo.

I cinquestelle, in questa tornata elettorale, portano a casa il primo sindaco grillino della provincia di Catania: si tratta di Giuseppe Purpora che ha ottenuto la vittoria a Grammichele, la città che una volta era la roccaforte dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo.

E’ una notizia, infine, il ritorno dell’ex deputato regionale ed ex sindaco Pippo Limoli che ha vinto le elezioni di Ramacca.

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