“Una scelta ben ponderata e non indotta da logiche politiche, per la creazione di un Ordine dei Medici libero”.
È così che il chirurgo oncologo Giorgio Giannone, medico di fama internazionale, Direttore del Dipartimento di Chirurgia dello IOM, prende una posizione nei confronti dell’imminente rinnovo dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Catania, la cui votazione si terrà dal 31 ottobre al 3 novembre.

“Nella situazione critica dell’Ordine, andiamo a votare compatti e al primo turno evitando ulteriori contrattazioni e strategie – spiega il dottore Giorgio Giannone – chi non va a votare si sottrae ad un impegno deontologico, che invece va difeso e salvaguardato. Per la complessità del momento occorre puntare l’attenzione su temi fondamentali – continua – tra cui: la sicurezza, il numero chiuso per l’accesso all’università di medicina, l’appropriatezza descrittiva dei farmaci, ma soprattutto la meritocrazia e la formazione dei giovani medici, per ridare dignità al nostro sistema sanitario. Temi che devono essere sviscerati per dare finalmente un rilancio, anche internazionale, dell’Ordine. Grande attenzione al contenzioso medico legale, in particolare a quello pretestuoso e oggetto di richiesta temeraria – conclude – utile al fine di ricondurre il rapporto medico-paziente alla cosiddetta “alleanza terapeutica”.

Intanto, in questi giorni il dottore Giannone è impegnato al “Clinical Congress Advance”, negli Stati Uniti, dove per una settimana seguirà dei corsi di formazione perché nella vera “mission” di un medico vi è anche l’aggiornamento costante. Dalle corrette diagnosi, alle operazioni chirurgiche eseguite con il massimo scrupolo e precisione, fino alla prontezza in sala operatoria, in caso di emergenza: è questo che deve saper fare chi indossa il camice verde.
“Al di là dei nomi delle altre liste, della loro “presunta” libertà dalla politica’ – continua il candidato presidente – noi andremo a votare per ridare dignità alla categoria dei medici prima di tutto e ad un sistema sanitario, che ha bisogno di una boccata d’aria fresca e “pulita”, senza più logiche di appartenenza, di sigle sindacali e di pressioni varie. Votiamo in maniera chiara e consapevole”.

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