Sono diciassette le persone autorizzate a sbarcare per emergenza medica da nave Diciotti: 11 donne e sei uomini. Ma quelli che sono scesi effettivamente sono 13. Quattro donne, infatti, si sono rifiutate di scendere perchè sono con dei familiari e hanno preferito rimanere a bordo con loro. Lo si apprende da fonti mediche. Cinque uomini hanno la scabbia, oltre che soffrire di malattie respiratorie infettive come la polmonite o la tubercolosi, e il sesto un’infezione urinaria. Il ‘medivac’ si rende necessario per il rischio di contagio e la promiscuità. I sei saranno portati nel centro di biocontenimento dell’ospedale Garibaldi centro.

Ci sarebbe, a quanto si è appreso, l’ok anche del ministero dell’Interno.

Il gruppo è sbarcato per motivi sanitari e in questi casi non serve il via libera del Viminale.

Sulla Diciotti, dove nei giorni scorsi erano stati segnalati anche diversi casi di scabbia, sono rimaste complessivamente 124 persone tra eritrei, migranti delle Isole Comore, bengalesi, siriani, un egiziano ed un somalo. Mercoledì scorso erano già scesi dalla nave 27 minori non accompagnati.

“Più che di emergenza sanitaria sarebbe meglio parlare di emergenza psicologica”. Lo ha detto sui 150 migranti a bordo della Diciotti il presidente provinciale della Cri di Catania, Stefano Principato, mentre sul pattugliatore della Guardia Costiera è in corso un’ispezione disposta dal ministero della Salute.

“L’ispezione – ha confermato – è stata attivata su richiesta del ministro della Sanità che ha chiesto un controllo sanitario. Ci sono alcuni casi di scabbia e altre patologie diagnosticate, ma sono trattate bene anche perché a bordo della Diciotti c’è del personale qualificato. Come Croce Rossa abbiamo fornito kit igienici, felpe, pantaloni e materassini. La nostra presenza sul Molo è a titolo precauzionale”.

“Il ministro Salvini e il governo italiano continuano a lavorare alla ricerca di soluzioni, nonostante il nostro Paese sia stato lasciato solo dall’Europa”. E’ quanto spiegano fonti del Viminale in relazione alla vicenda migranti. “In queste ore Salvini e il governo stanno sondando la disponibilità ad accogliere gli immigrati a bordo della Diciotti da parte di alcuni paesi che non fanno parte dell’Unione europea. C’è un dialogo aperto anche con altre istituzioni. Il principio è che non paghino gli italiani”.

Ad aprire le sue porte l’Albania e disponibile a dare una mano all’Italia per ospitare una quota dei migranti a bordo della nave Diciotti.: “Italia! Non possiamo sostituire l’Europa, ma siamo sempre qui, sull’altra sponda di un mare dove una volta eravamo noi gli Eritrei che soffrivano per giorni e notti nel mezzo del mare, aspettando che l’Europa si svegliasse! Ieri l’Italia ci ha salvato e oggi siamo pronti a dare una mano”. Il ministro degli Esteri albanese Ditmir Bushati, con un tweet, offre all’Italia il sostegno di Tirana.