La banda dell’eroina in promozione come al supermercato sgominata dai carabinieri all’alba era vasta e capeggiata da una sola famiglia. Gli indagati nell’operazione ‘3×2’ sono complessivamente 26, e 14 di loro sono destinatari dell’ordinanza cautelare emessa dal Gip, basata su indagini di carabinieri della compagnia di Gravina di Catania e della stazione di San Giovanni La Punta.

Nove in carcere, cinque obblighi di dimora, dodici denunciati

Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia in carcere per nove indagati e l’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia giudiziaria per altri cinque, Nella stessa inchiesta sono stati denunciati in stato di libertà altre dodici persone. Durante l’indagine sono state arrestate in flagranza di reato 8 persone e deferite altre 3, nonché sono stati recuperati oltre 600 grammi di eroina.

Il capo

Al vertice del gruppo che è accusato di spacciare eroina a Catania e provincia, secondo la Procura etnea, ci sarebbe stato “il nucleo familiare riconducibile a Antonio Mannino, all’epoca detenuto agli arresti domiciliari, il quale attraverso i suoi due figli Domenico e Salvatore, avrebbero gestito il traffico illecito servendosi di molteplici sodali o gruppi criminali, ognuno avente una specifica area geografica di competenza”. I tre non sono colpiti dall’ordinanza perché già destinatari di provvedimenti cautelari in altro procedimento penale per lo stesso tipo di reato

L’indagine

L’indagine, sviluppata mediante attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre che attraverso videoriprese e pedinamenti, sembra aver svelato l’esistenza di un  sodalizio criminale stabile, strutturato secondo una precisa suddivisione territoriale e con una ‘cassa comune’.

Telefonini intestati ad extracomunitari ma usati dai pusher

La banda, con l’uso di telefonini forniti dai Mannino e muniti di sim intestate a extracomunitari, avrebbe organizzato il traffico e l’approvvigionamento della droga, realizzando anche ‘sponsorizzazioni’ dell’eroina attraverso celati sms, come ad esempio proposte di 3 dosi di eroina al costo di 2, da qui il nome dell’indagine 3X2.L’organizzazione si sarebbe occupato sia della cessione al dettaglio sia di rifornire altri gruppi della provincia etnea come, ad esempio quello di origine rom sinti dei “camminanti” di Adrano.

Tutti i coinvolti

Ecco chi sono i destinatari della misura cautelare della custodia in carcere:

Giuseppe Arena, nato a Biancavilla (CT) il g. 01.10.1973; Vincenzo Cardillo, nato a Biancavilla il 21.09.1978; Gaetano Di Giovanni, nato a Caltanissetta il 05.08.1975; Natale Ferrera, nato a Catania il 21.06.1985; Riccardo Giustolisi, nato a Catania il 05.09.1962; Antonino Longo, nato ad Adrano il 09.05.1981; Antonino Maida, nato a Catania il 12.03.1959;
Angelo Pagano, nato a Catania il 28.08.1976; Pietro Santangelo, nato a Biancavilla il 28.06.1976

La  misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune indicato e di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria è stata, invece disposta per

Francesca Ferrera, nata a Catania il 02.04.1987; Giovanni Pagano, nato a Catania il 13.03.1978; Leonardo Alessandro Patanè, nato a Catania il 04.03.1976; Mariastella Plumari, nata a Catania il 14.07.1984; Giuseppe Sorrentino, nato a Catania il 12.07.1991.