Grazie alla vittoria dei Måneskin all’Eurovision Song Contest 2021, che si è svolto a Rotterdam, in Olanda, la prossima edizione dell’evento musicale più atteso dell’anno si svolgerà in Italia e sarà organizzato dalla Rai.

A metà luglio scorso erano state comunicate le città candidate ufficialmente per ospitare la kermesse musicale, seguita da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo in televisione.

Ebbene, tra le 11 città che hanno passato la prima fase di screening, ci sono ancora le due candidate siciliane: Acireale e Palazzo Acreide.

Non è stata una fase da poco perché le città hanno dovuto presentare idee, piani e progetti in un dossier che è stato inviato alla RAI, l’emittente organizzatrice della kermesse. Proposte – come si legge su Eurofestivalnews.com – «realizzate sulla base di indicazioni rigorose dettagliate da EBU – European Broadcasting Union – e dalla stessa Rai, che contengono alcune condizioni imprescindibili affinché una candidatura possa risultare efficace e valida in vista dell’Eurovision 2022».

Ecco la short list delle undici città:

  • Acireale
  • Alessandria
  • Bologna
  • Genova
  • Milano
  • Palazzolo Acreide
  • Pesaro
  • Rimini
  • Roma
  • Sanremo
  • Torino

Non ce l’hanno fatta, quindi, Bertinoro di Romagna (FC), Firenze, Jesolo (VE), Matera, Trieste e Viterbo, da cui non sono pervenuti i dossier e forse per l’impossibilità di rispettare i requisiti richiesti.

’ultima volta che l’evento è stato organizzato Italia era il 1991 e fu organizzato a Roma. Nel 1965, invece, ESC fu ospitato a Napoli.

I REQUISITI

La città ospitante dovrà essere dotata di un aeroporto internazionale a non più di un’ora e mezza di distanza – e, nel caso delle due località siciliane, c’è l’Aeroporto Fontanarossa di Catania – e di una disponibilità di 2.000 stanze in strutture alberghiere vicine al luogo dell’evento.

L’infrastruttura che ospiterà l’Eurovision dev’essere al coperto, con aria condizionata che soddisfi gli standard vigenti e una capienza tra gli 8.000 e i 10.000 spettatori (per la sala principale) che corrisponda al 70% della capienza massima prevista in condizioni normali.

L’area principale dovrà poi poter ospitare produzioni di alto livello, con altezze di circa 18 metri.

Sarà importante anche tutta la struttura logistica intorno che dovrà fare spazio a un centro stampa per 1.000 giornalisti, un’area per le delegazioni degli artisti che includa i camerini, ma anche strutture e uffici per il personale, un’area per l’ospitality e servizi per il pubblico come bagni e punti vendita per cibo e bevande.

La struttura dovrà essere disponibile in esclusiva da sei settimane prima e per una settimana dopo la fine dell’evento e disporre di aree di facile accesso nel perimetro per il supporto tecnico-logistico di 5.000 metri quadrati.

Articoli correlati