Un nuovo, gravissimo episodio riporta l’Istituto per i Minorenni di Acireale al centro dell’attenzione, in materia di sicurezza della polizia penitenziaria e degli stessi detenuti.
Ieri pomeriggio, un recluso ha dato fuoco alla propria stanza: la tragedia è stata evitata grazie all’intervento di tre agenti che, da soli, hanno spento le fiamme. Si tratta del terzo fatto che, nel giro di pochi mesi, mette in luce la carenza del personale nella struttura in provincia di Catania.
Il segretario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria Armando Algozzino,che dà notizia dell’accaduto, torna dunque sulla necessità, già espressa nel recente passato, di sopperire all’esiguità degli organici, un fenomeno presente in tutti gli istituti penitenziari d’Italia.
“Anche questa volta – evidenzia il segretario – la tragedia è stata evitata grazie all’intervento salvifico della polizia penitenziaria: oltre ai tre agenti che hanno spento le fiamme, va segnalata la professionalità del personale che ieri non era in servizio e che, a seguito dell’accaduto, è prontamente rientrato in sede, lavorando per le successive 21 ore, consecutivamente e senza riposo”.
“Il potenziamento dell’organico, o meglio, una maggiore razionalizzazione degli organici a disposizione negli istituti e nei servizi del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, sarebbe indispensabile alla luce della carenza di personale che attualmente si rileva nelle strutture penitenziarie di tutta Italia – si legge in una nota del segretario – ed è ormai una necessità non più rinviabile, se si vuole tutelare la vita degli agenti e degli stessi detenuti”.
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