In politica tecnicamente si chiama ‘ticket’, ovvero l’accordo pre o post elettorale che prevede l’avvicendamento di più persone in una carica.
A Zafferana etnea, comune in provincia di Catania, il ticket è finito al Tar. A fare ricorso al tribunale amministrativo è stato l’ormai ex presidente del consiglio comunale, Salvatore Sapuppo, che dopo quasi tre anni di presidenza è stato sfiduciato dal consiglio e ha dovuto lasciare il posto a Ignazio Coco.
La particolarità del consiglio zafferanese è che gli eletti arrivano tutti dall’unica lista presentata alle elezione. In pratica esiste una maggioranza, ma non un’opposizione. Una maggioranza che, comunque, in questo caso non si è trovata totalmente d’accordo, se è vero che 9 consiglieri su 13 hanno votato la revoca di Sapuppo da presidente del consiglio.
“E’ vero – spiega Salvatore Sapuppo – la fine anticipata del mio mandato di presidente del consiglio, faceva parte di un accordo che prevedeva un mio passaggio tra gli assessori. In giunta, però, di cambiamenti non se ne sono visti e, alla fine, l’unico a lasciare l’incarico dovevo essere io”.
“Credo – continua Sapuppo – di aver svolto nel migliore dei modi il mio ruolo, cercando di essere sempre super partes. Non posso accettare di essere sfiduciato senza un vero motivo, perché nella mozione di revoca non viene presentato alcun elemento a mio sfavore”.
A questo punto sarà il Tar che si dovrà esprimere sulla questione che, verosimilmente, non si chiuderà in breve tempo.
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