L’allenamento in pineta con Pietro Lo Monaco a incitare i ‘suoi’ ragazzi è sintomatico che, in questa stagione, il Catania vuole fare le cose per bene.

Sia chiaro: nessuno ha detto che nella passata stagione si sia lasciato qualcosa di intentato, ma la penalizzazione da un lato e l’assenza giustificata ( per risolvere questioni economiche ) di Lo Monaco dall’altro, non hanno certo aiutato i rossazzurri.

Almeno in partenza, quella che verrà, sarà una stagione normale. La palla è rotonda e, quindi, potrà accadere di tutto, ma le basi per fare bene in casa Catania le hanno messe tutte.

La rosa a disposizione di Lucarelli non è ancora completa, ma è già di buon livello per la Serie C. Un po’ come il suo allenatore il Catania che sta nascendo è un mix di fisicità e tecnica. Per vincere in terza serie ci vogliono i muscoli, la corsa, ma anche i piedi buoni, anzi sopraffini, di Francesco Lodi.

Il centrocampista ex Udinese, insieme a Pisseri, Marchese e Biagianti formerà l’asse portante del Catania, con l’aggiunta di acquisti mirati e di qualità. Quello del difensore Ramzi Aya ( contratto biennale ), arrivato dalla Fidelis Andria, va inserito in questa categoria, se è vero che si tratta del vincitore del premio come ‘miglior difensore dell’anno’ nell’ultima LegaPro.

Il Catania c’è, nonostante non sia ancora arrivato il tanto atteso attaccante. L’obiettivo è sempre Arma, ma non bisogna dimenticare che, al momento, in rosa ci sono giocatori come Pozzebon, Calil, Russotto, Di Grazia, Mazzarani. Non c’è più Barisic, invece, finito all’Andria nell’affare Aya.

Ma a prescindere dalla rosa, i valori aggiunti del Catania in questa stagione saranno la presenza, forte e costante, di Lo Monaco e il carattere del tecnico Cristiano Lucarelli, uno che il capitano Marco Biagianti ha definito, senza giri di parole, “Cazzuto”.

foto calciocatania.it