Un testo unico per il riordino dell’intera legislazione regionale in materia forestale fondato sulla tutela della biodiversità, del territorio boschivo e dell’ambiente, sulla lotta agli incendi, sull’ampliamento della superficie boschiva e delle attività forestali, sulla lotta alla desertificazione e al dissesto idrogeologico.

E’ la proposta di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil presentata oggi dai segretari provinciali Pietro Di Paola, Alfio Mannino e Nino Marino, in un incontro con i lavoratori e i rappresentanti delle istituzioni politiche. Enunciate anche le motivazioni che stanno alla base dell’iniziativa sindacale per una proposta di riforma regionale della normativa in materia forestale.

“In Sicilia – hanno commentato Di Paola, Mannino e Marino – è sempre più urgente la tutela, la salvaguardia, la prevenzione ed il controllo agro-ambientale del territorio, sia nelle zone di interesse rurale e boschivo, compresi parchi e riserve, sia negli spazi a verde di interesse pubblico, demaniali e consortili, ivi compresi i siti archeologici e turistici“.

Serve un riassetto – continuano i segretari – delle competenze di Azienda e Corpo Forestale, oltre all’istituzione di una cabina di regia come nuovo strumento di programmazione nel settore e di coordinamento con gli altri enti regionali . I Forestali sono una risorsa, per questo idea-chiave della nostra proposta è rappresentata dalla misurabilità dei risultati che verranno conseguiti con la realizzazione sia di beni, sia di servizi”.

È indispensabile, quindi, il ripristino dei capitoli di bilancio in entrata dove possa confluire quanto riscosso a seguito di concessioni, vendita di beni, affitti, convenzioni a titolo oneroso e altro stabilendo a priori, peraltro, le quote destinate agli investimenti e al raggiungimento dell’obiettivo di una maggiore autosostenibilità del comparto.

 

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