Lo scorso 6 ottobre, prendo il giornale e rimango di… sasso leggendo una notizia in prima pagina: “Addio Idonea, ambasciatore della sicilianità”. Un grande artista ma, soprattutto, un caro amico ci lascia.

Proprio due giorni prima mi aveva inviato un messaggio augurale per l’onomastico accompagnato da alcuni simpatici versi siciliani in rima che conserverò gelosamente con gli articoli che ho pubblicato in occasione dei suoi numerosi spettacoli.

“Carissimo Francesco, tanti auguri di buon onomastico, o si ti piaci ca ti chiamu Cicciuzzu, tanti auguri abbiati a muzzu. Si inveci voi chiamatu Ciccinu, l’auguri ti li fazzu cu onuri, rispettu e tanta stima, di ora ‘nsinu a dumani a matinu. Abbracci Gilberto”.

Conobbi Idonea vedendo un noto spot pubblicitario degli anni ’80, in cui, nei panni di un ciabattino, osservando le gambe di una procace ragazza esclamava “i cosi belli s’hannu a taliari!” e, più recentemente, la stessa battuta la ripeteva, travestita da turista inglese, che intendeva abbonarsi agli spettacoli del Teatro Metropolitan.

Lo incontrai per la prima volta al Teatro Dante con la sua Compagnia per la rappresentazione di “U sapiti, com’è”, commedia dialettale di Francesca Sabàto Agnetta che esalta “la diversità”, vista come eccezione positiva del valore della persona. Da quel momento tra noi si instaurò una grande amicizia. Ci sentivamo spesso e Gilberto mi relazionava sulla sua attività.

Lo rividi diverse volte al Teatro Al Massimo e in occasione della presentazione di un libro di Turi Vasile, scrittore, produttore cinematografico, regista e sceneggiatore. Nel 2016, al Teatro Jolly con la sua Compagnia, recitò “Gatta ci cova”, di Antonio Russo Giusti. Protagonista al cinema, in diversi film per la tv e sceneggiati di successo (Malèna, La scomparsa di Patò, Nati stanchi, Le conseguenze dell’amore, Un amore possibile, La piovra, Don Matteo, La donna del treno, In nome di Maria, Il delitto Notarbartolo, Diritto di difesa, Il Commissario Montalbano, L’onore e il rispetto…), Idonea era anche Direttore artistico del Teatro Metropolitan di Catania per il quale ogni anno allestiva pure un cartellone per la sua Compagnia.

Considerato, a ragione, l’erede di Angelo Musco, per il modo di recitare ma anche per una certa somiglianza, Idonea, nel 70° anniversario della morte di Musco, presentò lo spettacolo “One man show”, in omaggio al grande attore catanese che, dopo la Sicilia, rappresentò in Brasile, Argentina, Messico, Canada, Venezuela e in USA dove, tra l’altro, tenne delle conferenze in vari college,sul teatro siciliano (la scelta dei ruoli, lo svolgimento delle prove, e persino il modo in cui si realizzano le scene e i fondali, particolarità tutta siciliana) e a Gloucester (Massachusetts), rappresentò le commedie “L’eredità dello zio canonico” e “Gatta ci cova” di Antonino Russo Giusti. Nel 2013, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica Italiana, nella prestigiosa cornice del Museo Storico di Filadelfia, il Console Generale d’Italia, Luigi Scotto e il Vice Sindaco Michael Dibernardinis, dopo aver sottolineato i rapporti di amicizia tra gli Stati Uniti e l’Italia, in particolare, tra lo Stato della Pennsylvania e il nostro Paese, al noto attore catanese è stato conferito il Premio come “Ambasciatore della Cultura Italiana ed in particolare Siciliana nel mondo”..