Il gip del tribunale di Catania, Antonio Pietro Currò, ha disposto il sequestro di un conto corrente nel quale vi erano 18 mila euro del camilliano di 44 anni originario del Palermitano appartenente all’Ordine dei Chierici Regolari ministri degli infermi, che ha deciso di spogliarsi della tonaca per una nuova vita.

Il religioso sarebbe fuggito con una volontaria e la cassa con 28 mila euro del centro di accoglienza che aveva gestito per poveri ed emarginati “Casa Sollievo di San Camillo” di Acireale.

Il religioso risulta indagato dalla procura per appropriazione indebita ed ha già ricevuto un avviso di garanzia con la fissazione dell’interrogatorio previsto per venerdì della prossima settimana.

Sulla vicenda era stata presentata una denuncia per appropriazione indebita dall’avvocato Giampiero Torrisi, legale dei religiosi. Interpellato Duca aveva detto: “Non è stata una fuga d’amore. Anziché farmi un amante, ho deciso di lasciare l’abito sacro”, annunciando che “se ammanco c’e’ stato restituirò tutto”.

br