La vicenda è raccontata da buttanissima.it, ed è una storia che non fa onore alla memoria di una grande artista siciliana ed al capoluogo stesso guidato dal Sindaco Orlando.

Sono trascorsi quindici anni dalla morte di Giuni Russo. Una delle voci più belle della musica italiana. Ed è il comune di Catania a renderle omaggio con la toponomastica dedicandole  uno slargo a pochi metri dal lungomare. Fa sorridere, con amarezza,  che a pensarci non sia stata Palermo che è la città natale della cantante.
Palermo, in verità, le aveva intitolato un crocevia a due passi da via Principe di Scalea nel 2012 ma la scelta aveva  provocato le ire dell’associazione “Giuni Russo Arte” e della compagna di una vita Maria Antonietta Sisini in quanto considerata  poco rispettosa, e non si capì mai bene perchè. L’amministrazione Orlando reagì e si ritenne costretta a fare un passo indietro e cancellare il nome dalla segnaletica.

Giuni Russo è mancata  al termine di una lunga battaglia con la malattia. L’ultima partecipazione al Festival di Sanremo, con “Morirò d’amore”, risale al 2003 (settimo posto, premiata per il miglior arrangiamento). Aveva già perso i capelli, ma non nascose le calvizie con grande senso di dignità personale.

La Russo rese celebri alcuni tormentoni musicali come è il caso di “Un’estate al mare” (scritta con Franco Battiato).