Un ragioniere, un dipendente dell’Inps e tre persone ritenute dagli investigatori appartenente clan mafioso dei Laudani: sono tra i destinatari dell’ordinanza cautelare emessa dal Gip nell’inchiesta ‘Podere mafioso’ sull’assunzione di 500 falsi braccianti agricoli.

Il provvedimento è stato eseguito da militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Catania, coordinati dalla Procura Distrettuale.

Arresti in carcere per Leonardo Patanè (detto Nando Caramma, già in carcere), Giovanni Muscolino e Antonio Magro. Ai domiciliari Daniela Wissel, Orazio Patanè, Ramona Patanè, Alfio Lisi (ragioniere), Michele Cirami, Vincenzo Cucchiara, Agatino Guarrera, Francesco Gallipoli, Fabrizio Giallongo, Ettore Riccobono, Claudio Speranza, Vincenzo Vinciullo, Carmelo Tancredi, Filippo Bucolo (dipendente Inps di Giarre).

I reati ipotizzati a vario titolo sono di associazione per delinquere finalizzata alla truffa a danno dello Stato per il conseguimento di indebite indennità di disoccupazione agricola e corruzione, alcuni fatti aggravati dal ‘metodo mafioso’.

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