“Siamo riusciti ad intervenire prima che si verificassero gravi fatti di sangue che avrebbero innescato anche un meccanismo di reazione a catena”.
E’ il commento del comandante del Ros, il generale Giuseppe Governale, all’operazione antimafia ‘Kronos’ che ha portato al fermo di 28 persone e azzerato i clan di Catania, Caltagirone e Lentini.
“Il problema è sempre quello della spartizione del potere – ha aggiunto Governale – e la fame che hanno di potere. In un momento di difficoltà, l’operazione del 2010 ha disarticolato gli equilibri, c’è stato qualcuno che ha tentato di approfittarne per il principio cosiddetto dei vasi comunicanti”.
Secondo il generale “la capacità dei Ros è quella di avere saputo monitorare sul piano militare quello che succedeva e di intervenire tempestivamente per troncare l’attività. La questione dell’inchino è una scelta intollerabile che è stata criticata dagli stessi mafiosi che sono stati intercettati che hanno bisogno di stare sotto traccia. Il coinvolgimento della società civile è assolutamente indispensabile perché in un territorio come quello della Sicilia in cui il Venerdì Santo si porge l’inchino a coloro che sono l’anti-Stato, l’anti-religione”.
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