Matteo Salvini, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno, è arrivato nell’aula bunker di Catania dove oggi è attesa la decisione sul caso Gregoretti. Il Gup Nunzio Sarpietro si ritirerà in camera di consiglio e poi dovrebbe leggere la sua decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio per sequestro di persona per l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini per i ritardi nello sbarco, nel luglio del 2019, di 131 migranti dalla nave della Guardia costiera italiana nel porto di Augusta, nel Siracusano.
Tre le ipotesi: un decreto di rinvio a giudizio, con la fissazione della prima udienza dell’eventuale processo, una sentenza di non luogo a procedere o un’ordinanza che dispone un’ulteriore fase istruttoria. Per il ritardo nello sbarco di migranti dalla nave Open Arms, il Gup di Palermo, Lorenzo Jannelli, il 17 aprile scorso ha rinviato a giudizio Salvini, fissando la prima udienza per il prossimo 15 settembre davanti la seconda sezione penale del Tribunale.
Alle 9.44 Il Gup di Catania, Nunzio Sarpietro, si è ritirato in camera di consiglio per adottare la sua decisione. L’udienza è stata aperta e chiusa, senza nessuna replica delle parti.
“Mi aspetto giustizia con la G maiuscola”. Lo ha detto Matteo Salvini prima di entrare nell’aula bunker del carcere di Bicocca a Catania. Il leader della Lega ha parlato anche della sua idea di futuro e della sua posizione sui migranti.
“Speriamo sia l’estate delle ripartenze, – ha detto – del boom turistico, dei turisti che pagano e non dei migranti che sbarcano. E spero che gli italiani possano tornare a lavorare, mangiare, fare sport, nuotare in sicurezza”.
“Ho acquistato gli atti giudiziari dei miei processi, al momento. E sono tanta roba. Sto leggendo i reati che avrei commesso ed è un romanzo fantasy veramente imbarazzante…” ha detto Salvini ai giornalisti che gli hanno chiesto dei suoi rapporti con Giorgia Meloni e se ha acquistato il suo ultimo libro.
“Se con Lamorgese ci siamo sentiti? Sì, però il nostro interlocutore è Draghi. Il ministro Lamorgese in questi due anni mi sembra che abbia dimostrato di non essere in grado di controllare chi entra e chi esce da questo Paese. Io sono appunto a processo perché nell’anno del mio Governo ho dimostrato che volere è potere. Sull’autorevolezza del presidente Draghi in Italia e in Europa facciamo affidamento” ha precisato il leader della Lega.
E ancora: “Iniziamo a fare da noi, che l’Italia faccia l’Italia. Io chiedo non i miracoli, ma che l’Italia si comporti come la Spagna, come la Grecia, come la Francia, come Malta, come tutti i Paesi che difendono in autonomia propri confini. Non possiamo essere il campo profughi perché è l’estate della ripresa post Covid”.