Il Catania questa partita non la poteva sbagliare perché rappresentava un passaggio cruciale nella corsa alla Serie B. Al Massimino l’Akragas resiste solo un tempo, ma alla fine la voglia di vincere del Catania e l’inferiorità numerica costringono gli agrigentini alla resa. Il Catania vince 2 a 0, vince la quinta partita consecutiva e si porta a 3 punti di distanza dalla capolista Lecce fermata sullo 0 a 0 dal Fondi. Venerdì prossimo a Trapani i rossazzurri avranno la grande occasione dell’aggancio, se è vero che il Lecce effettuerà il turno di riposo. Anche per questo il derby con l’Akragas andava vinto a tutti i costi.
LA PARTITA. Lucarelli sembra aver trovato l’assetto definitivo con il 4-3-3 e il tridente Di Grazia, Curiale, Russotto. In mezzo al campo Caccetta con Lodi e il capitano Marco Biagianti che raggiunge la presenza numero 200 con la maglia rossazzurra. Numeri importanti per il giocatore toscano. Dall’altro lato si presenta al Massimino un Akragas con il disperato bisogno di punti, ma con la consapevolezza di avere i mezzi per fermare le grandi come già successo in casa del Lecce.
Ed è proprio la formazione biancoazzurra, dopo nemmeno due minuti, ad andare vicina alla rete con Longo. Nonostante il totale predominio del Catania, le occasioni migliori sono per l’Akragas che colpisce il palo con la conclusione di Gjuici deviata da Pisseri. Catania fortunato che rischia di passare con il capitano Marco Biagianti che, di tacco, si avvicina alla porta. Poi dopo una strepitosa azione di Russotto è Caccetta ad avere il pallone buono, ma trova qualcos a metà tra il tiro e il cross. Gli animi improvvisamente e senza alcun motivo si scaldano. Cominciano scaramucce e liti tra giocatori, culminate dall’espulsione di Parigi per una gomitata a Bogdan. Rosso diretto e Akragas in 10 uomini.
Aumenta il predominio territoriale del Catania, ma di occasioni non ne arrivano fino al quarantesimo quanto Curiale insacca su assist di Russotto, ma l’arbitro annulla per posizione di fuorigioco. Russotto sale in cattedra e incanta il Massimino, ma la fortuna assiste l’Akragas che riesce a chiudere il primo tempo con la porta inviolata anche grazie alla parata di Vono, all’ultimo minuto di recupero, sulla punizione di Francesco Lodi dal limite dell’area.
Nella ripresa è subito assedio con l’Akragas che non riesce nemmeno a superare la metà campo: le occasioni, però, continuano a non arrivare perché davanti alla porta di Vono c’è un muro di maglie biancoazzurre. Lucarelli comincia a cambiare: esce il capitano Biagianti ed entra Mazzarani, una sostituzione ormai consueta. Potenziale offensivo che serve perché il Catania riesce a sbloccare il risultato con Andrea Di Grazia che servito da Curiale in area prima cicca il pallone e poi trova il tiro giusto che batte Vono. Vantaggio meritato per il Catania che negli ultimi minuti stava attaccando a testa bassa.
L’Akragas non può più difendersi e si aprono praterie per il Catania che raddoppia dopo 4 minuti: scambio veloce Curiale – Di Grazia, concluso in rete dal numero 11. Esplode il Massimino anche per aver superato la paura di non farcela. Nonostante la gara in cassaforte, il Catania continua ad attaccare, ma senza forzare: entra Bucolo al posto di Andrea Di Grazia; poi Ripa, Esposito e Tedeschi al posto di Curiale, Semenzato e Aya.
Non succede più nulla perché il Catania ha già la testa alla sfida fondamentale di Trapani. Finisce 2 a 0 dopo 5 minuti di recupero.
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