Giù le mani dal Catania. Prima di una partita importante come il derby contro il Messina, in un momento complicato, Pietro Lo Monaco ci mette sempre la faccia: lo fa per dare una scossa all’ambiente, per isolare la squadra dai turbamenti mediatici e, come in questo caso, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Ed ecco che il riferimento è alla frase iniziale: giù le mani dal Catania. Si perché la conferenza stampa dell’amministratore delegato del Catania ha avuto proprio l’obiettivo di ribadire questo concetto. Secondo Lo Monaco, infatti, negli ultimi tempi in tanti “si sono appropriati del Catania”. Chiaro ed esplicito riferimento alle interviste rilasciate da “alcuni ex dipendenti del Catania e a dichiarazioni di chi è chiamato a gestire il servizio d’ordine”.
La prima frecciata è rivolta a Marcello Pitino, ex direttore sportivo rossazzurro e, adesso, nel Messina di Franco Proto. “Gli faccio notare – ha detto Lo Monaco – che nell’organico di quel Catania, tra monte ingaggi e procure, per 5 giocatori si utilizzavano buona parte delle risorse dell’intera squadra”.
Lo Monaco non ha problemi a fare di nomi di quei giocatori: Bastrini, Bergamelli, Di Cecco, Russotto e, soprattutto, Calil il cui contratto è stato definito dal dirigente etneo “amorale”.
La seconda frecciata, poi, è rivolta al questore Cardona che, in un’intervista rilasciata al quotidiano “La Sicilia” ha parlato dei problemi di Finaria. Per Lo Monaco il Catania ha una situazione diversa rispetto alle altre società del gruppo, perché al suo interno ha Torre del Grifo.
Non manca, poi, qualche punzecchiatura al Messina e al suo nuovo presidente. Lo Monaco ha ribadito che, per lui, il derby per antonomasia è quello con il Palermo e ha anche fatto i complimenti al neo presidente giallorosso Franco Proto che “dopo aver provato a prendere Ragusa, Gela e Acireale ha realizzato il suo sogno”. Lo Monaco non ha proprio gradito le dichiarazioni del nuovo patron messinese in riferimento al vuoto lasciato dai Franza nel calcio della città dello stretto.
Lo Monaco ha ricordato a tutti di aver speso molto a Messina e di aver vinto due campionati, prima di lasciare per la mancanza di affetto da parte dei sostenitori giallorossi.
foto calciocatania.it
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