Con la sconfitta rimediata ad Agrigento, il Catania rimane a 26 punti, relegato in zona play-out: se il campionato dovesse finire oggi, la squadra etnea sarebbe costretta a giocare gli spareggi salvezza contro Melfi, Ischia e Martina Franca.

Fino a questo momento, il blasone e la storia del Calcio Catania non ha intimorito gli avversari che sono riusciti a rifilare fin qui sette sconfitte ai rossazzurri. Complici i 10 punti di penalizzazione, oggi la squadra etnea è più vicina al fondo della classifica che alla testa, deludendo le aspettative che si erano create dopo le prime vittoriose giornate di campionato.

Da tre giornate il Catania gioca sotto la nuova guida di Francesco Moriero, ma sembra che nemmeno l’arrivo dell’allenatore sia riuscito a dare motivazioni alla squadra.

Il calendario conta ancora sette giornate prima della conclusione del campionato: 21 punti a disposizione per poter uscire da una zona che non calza con il nome del Catania ma che, viste le prestazioni degli ultimi mesi, è quella più indicata per la formazione di Moriero.

La condizione da ritrovare è sia fisica che mentale. A tal proposito, dopo il ritiro di sue settimane fa, che ha preceduto la partita contro la Juve Stabia, ieri il direttore Ferrigno ha decretato il silenzio stampa fino alla fine del campionato per far ritrovare la serenità mentale e ricreare compattezza attorno ad un gruppo che sembra ormai demotivato e spaventato dalla prossimità alla zona calda della classifica.

Giovedì prossimo, i rossazzurri saranno impegnati in un altro derby, contro il Messina e – ora più che mai – si deve sfruttare il “fattore Massimino” per mettere in cassa punti fondamentali per l’obiettivo salvezza.

La società sa bene che la forza della squadra può essere ritrovata solo grazie al pubblico catanese che si è sempre dimostrato innamorato ed affiatato, così – con un comunicato sul sito ufficiale  – si è data notizia della riduzione dei prezzi dei tagliandi per le ultime quattro gare interne, proprio a partire dal derby contro il Messina.

a cura di Giuseppe Mirabellla