“Da domani, 1 luglio, può considerarsi esaurito il contributo riservato al fisico nucleare catanese con disabilità grave Fulvio Frisone: La Regione mantenga gli impegni assunti, ripristinando le risorse assegnate nel 2005, inserite in finanziaria assieme all’Istituzione della Fondazione che porta il suo nome, per favorire l’assistenza socio-sanitaria e l’attività di ricerca nel settore della fisica nucleare”.
A dichiararlo sono il consigliere del comune di Catania Francesco Petrina, da tanti anni al fianco della famiglia Frisone, e l’assessore al Welfare del comune di Catania, Angelo Villari che assieme al presidente della Commissione Ue all’ars, Concetta Raia e la parlamentare nazionale Luisa Albanella stanno sostenendo la battaglia di civiltà sia a livello regionale che nazionale.
“Gli appelli caduti nel vuoto in questi anni lanciati dal fisico Frisone e dalla famiglia sono decine e decine – dichiara il consigliere Francesco Petrina – ho sentito l’esigenza concreta di coinvolgere coloro che si occupano in maniera seria dei problemi sociali del nostro territorio”.
“Si tratta di un contribuito che undici anni fa era stabilito in 160 mila euro l’anno – spiega l’assessore Angelo Villari – ma che negli anni è stato di volta in volta diminuito fino a scendere drasticamente a 36 mila euro nell’ultima finanziaria, il che significa che da domani, 1 luglio saranno terminate tutte le risorse a disposizione”.
“Quello che mi preme sottolineare – aggiunge Villari – è che è venuto meno il patto delle Istituzioni con un cittadino, portatore di una gravissima disabilità, che con determinazione, dignità e sacrifici, anche economici, non ha fatto mai venire meno il suo contributo scientifico alla comunità nel campo della ricerca, essendo tra i più apprezzati fisici nucleari a livello internazionale”. “E’ di tutta evidenza che si tratta di un patrimonio “collettivo” da sostenere – sottolinea – mentre la Regione, anno dopo anno, ha compiuto solo passi indietro, mostrando di trattare il caso, umano e sociale, con assoluta superficialità”.
“Lanciamo l’appello al governo regionale – concludono Villari e Petrina – perché trovi una soluzione, chiedendo l’intervento non solo dell’assessorato ai Servizi Sociali, che fino a questo momento ha erogato i fondi, ma anche dell’assessorato all’Istruzione che a ragione, potrebbe e dovrebbe contribuire. Metteranno in campo a tutti i livelli istituzionali le iniziative necessarie per garantire e tutelare i diritti del fisico Frisone”.
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