“Per le prossime elezioni regionali vogliamo stringere solo “patti di ferro”, non daremo più a nessuno la possibilità di “coltivare” propri spazi autonomi che anzicché arricchire il dialogo pubblico hanno solo rallentato l’azione riformatrice del nostro movimento”. Il Megafono suona la carica e in una nota annuncia il cambio di passo politico e di comunicazione che verrà illustrato in un incontro, in programma a Catania mercoledì prossimo, a cui parteciperà lo stesso Rosario Crocetta, che sembra già un’anticipazione della campagna elettorale 2017.
“In questi anni – dice Giuseppe Caudo, coordinatore catanese del Megafono – in cui abbiamo ottenuto moltissimi risultati i media siciliani si sono sempre soffermati su fenomeni di colore piuttosto che sulle questioni sostanziali”.
Così, il fedelissimo del governatore annuncia il cambio di passo ed una nuova comunicazione web e cartacea del Megafono per “spiegare meglio i risultati raggiunti”.
Caudo anticipa che il movimento di Crocetta si affiderà soprattutto alla comunicazione stradale: “Ci interessa rivolgerci alla gente e mostrare quel che i giornali non dicono. Ovvero come la nostra azione di governo impatterà positivamente sulla vita quotidiana di tutti noi”.
Nella nota che annuncia l’evento di mercoledì prossimo si specifica che “gli ultimi 4 anni sono stati costellati da riottosità, divisioni interne e polemiche costruite ad arte. Sin dai primi mesi di governo, Crocetta ha dovuto evitare il fuoco amico e i tranelli politici e giornalistici che hanno comportato un ingiustificabile rallentamento agli occhi dei cittadini, dell’azione politica riformatrice del governatore”.
Lo stesso Giuseppe Caudo, dal proprio punto di vista, ricostruisce gli anni della presidenza Crocetta e lancia ai siciliani la proposta di “un’alleanza leale e costruttiva per un progetto che da una parte deve ascoltare il disagio sociale che è emerso dal referendum e da un’altra parte deve dare forza all’idea di una Sicilia che si è affrancata dall’idea di regione canaglia, avendo lottato più di altre il malaffare, e che pertanto merita rispetto”.
Sul piano delle crisi del lavoro, secondo il coordinatore del Megafono di Catania, “grazie a questo governo sono stati risolti problemi occupazionali rilevanti (vedi il caso Birrificio Messina, riordino forestali, riconversione Green del Polo Eni di Gela e riapertura della Cesame, in primis) e stiamo seguendo da vicino le vicende del call center Qè e di Mirmex per restare a Catania” e “grazie a questo governo si è potuto affermare un reale risanamento finanziario della Regione e una concreta lotta agli sprechi. Gli sforzi richiesti ai comuni, infatti, stanno funzionando e finalmente sono stati tagliati centinaia di milioni di euro di sprechi. Adesso possiamo finalmente trasformare questi sacrifici in occasione di rilancio delle comunità, in lavoro per le nostre imprese e in prospettive per i disoccupati siciliani”.
Il documento diffuso dal Megafono di Catania sciorina alcuni dati:”il PIL registra un +1.5% e i dati dell’occupazione sono tornati a crescere dopo anni negativi, segnando un +2.3%. In Sicilia grazie al patto per il Sud 1500 progetti sono immediatamente cantierabili e daranno un determinante contributo alla crescita dei prossimi anni”. C’è poi anche un richiamo all’ultima finanziaria regionale in cui “sono contenute – si legge – norme tecniche e generali a beneficio dell’intera Sicilia, nonché le misure necessarie per chiudere il capitolo dei contrattisti-precari degli enti locali”.
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