Il Gip di Catania, Maria Paola Cosentino, rigettando per due volte la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, ha disposto l’imputazione coatta per l’avvocato Antonio Fiumefreddo per truffa e infedele patrocinio.

La notizia è stata confermata dallo stesso legale, che è anche presidente di Riscossione Sicilia, che ha querelato per calunnia il cliente che lo aveva denunciato.

Al centro dell’inchiesta la denuncia di un appuntato dei carabinieri che aveva affidato all’avvocato Fiumefreddo per farsi rappresentare in una causa per mobbing.

Secondo l’accusa, la querela non sarebbe stata depositata nonostante una copia consegnata al cliente del penalista.

“In 29 anni di attività forense – ha commentato Fiumefreddo – ho sempre potuto vantare uno straordinario rapporto umano e professionale con i miei clienti, siano stati questi imputati o parti offese. Viviamo tempi di profondo degrado per cui non mi stupisce vi sia chi non esita a ledere l’unica ricchezza che posseggo: il mio onore”.

Il legale ha denunciato il suo ex cliente per calunnia e si è detto “certo che i Giudici riconosceranno, come già fatto dalla Procura che ha richiesto per ben due volte l’archiviazione, le reali intenzioni di questo signore, noto per aver denunciato persino ufficiali dell’Arma”.

“Posso andare a testa alta – ha concluso Fimefreddo – e mi fermerò soltanto quando la Legge non gli avrà chiesto il conto”.